Questa sera, nella Piazza Cesare Battisti di Pavullo (ore 21), andrà in scena “Mediterranea”, una performance ideata e coordinata dal maestro Andrea Candeli, che vuole essere una sorta di mediazione tra la musica colta spagnola ed il flamenco.

È il risultato di uno studio che ha avuto come punto di partenza la “Siguiriya Gitana”, ovvero l’archetipo di quello straordinario canto primitivo andaluso, ricco di valori, che è il “cante jondo” e dei suoi derivati: malagueñas, granadinas, rondenas, peteneras e flamenco. Sono arie dai forti colori locali intrise di tutte le varianti del dolore sempre dominato dall’amore e dalla morte, dove l’eterna domanda, tipicamente lorchiana, rimane sempre senza risposta. È una trasposizione artistica di quell’Andalusia gitana ricca di tradizioni folkloristiche culturali, fortemente dominate da colori e sentimenti, capaci di trasmettere emozioni tanto profonde nella loro semplicità primitiva. La ricerca si conclude con i risultati musicali contemporanei in un viaggio che da Albeniz, Rodrigo, Ibert, Garcia Lorca, De Lucia arriva a Rossana, Dubaldo e tanti altri.

A condurre gli spettatori in questo viaggio saranno il chitarrista Andrea Candeli, concertista affermato e direttore artistico di numerose rassegne, il percussionista Marcello Davoli, che suona da tempo con il Trio Jazz del pianista Pier Giorgio Bertacchini, il flautista Michele Serafini, la cantante Elisa Pau e la ballerina Marisa Diaz.