Sono tre gli appuntamenti che la rassegna musicale “Armonie tra musica e architettura” propone oggi a Maserno di Montese, Montecorone di Zocca e Vitriola di Montefiorino. La rassegna promossa dalla Provincia e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, con la direzione artistica dell’associazione “Amici dell’organo Johann Sebastian Bach”. Tutti i concerti hanno inizio alle ore 21 e sono a ingresso libero.

La parrocchiale di Maserno ospita un concerto dedicato agli anniversari nella musica d’organo e all’arte della trascrizione, con numerosi brani che spaziano dalla musica del 1500 a quella contemporanea di Piazzolla e Holland eseguiti da Renato Pante alla tromba e da Sandro Carnelos all’organo. Nella grande chiesa di aspetto neoclassico sono da ammirare, nel presbiterio, il dipinto della Madonna con il bambino dipinto da Pellegrino Pellegrini, allievo di Guido Reni, e i preziosi legni intagliati dello scultore fiammingo Giovanni Demech: la statua dipinta della Madonna del Rosario e il Crocefisso.

Si intitola “La scatola dai suoni” il concerto che il trio composto da Fabio Bonvicini al flauto, Riccardo Giusti al violoncello e Saverio Martinelli al clavicembalo, propone nella duecentesca parrocchiale di Santa Giustina a Montecorone. In programma musiche dei maggiori autori del barocco strumentale italiano, gli emiliani Giovanni Bononcini, Domenico Gabrielli e Arcangelo Corelli, e un omaggio a Mozart.

A Vitriola, antico borgo fondato poco dopo il Mille che era parte dei possedimenti di Matilde di Canossa, “Armonie” propone invece un concerto per contraltista e organo il cui filo conduttore è la musica del Settecento. Nella parrocchiale di Sant’Andrea, chiesa di epoca medievale che conserva l’originale facciata romanica a capanna, Angelo Bonazzoli, canterà brani tratti da opere di Vivaldi, Bach, Haydn, Pergolesi, Giordani e Mozart, accompagnato all’organo dal maestro Mauro Ferrante. L’organo, costruito da Nicomede Agati nel 1855, come riporta la dicitura sopra la tastiera, è il n. 431 realizzato dall’artigiano pistoiese e dai suoi fratelli, la più prestigiosa famiglia di organari dell’epoca.