L’assessore alle politiche abitative del Comune di Modena avrebbe proposto di modificare il piano regolatore in modo da introdurre cubature inferiori per le abitazioni e tali da ridurre lo spazio occupato da nuovi edifici. Lo afferma il consigliere regionale di Forza Italia Andrea Leoni in una interrogazione.

Nell’interrogazione Leoni evidenzia che l’obiettivo sarebbe quello di obbligare, attraverso specifici vincoli, la costruzione di alloggi non superiori ai 100 metri quadrati, escludendo di fatto, in molte aree della città, la realizzazione di appartamenti di medie e grandi dimensioni e di villette a schiera a favore di edifici più alti e stretti, composti da un grande numero di appartamenti di superficie mediamente inferiore rispetto agli attuali.

Considerando questa proposta come “una limitazione ed un condizionamento della libera scelta dei cittadini”, riferibile alla politica urbanistica dell’immediato dopoguerra in “puro stile sovietico”, e professandosi “assolutamente preoccupato per l’ideologia e la tendenza illiberali” delle amministrazioni di sinistra locali e nazionale, Leoni chiede alla Giunta regionale se sia a conoscenza e se confermi la volontà del Comune di Modena di introdurre queste modifiche, quali ne siano le ragioni e quale sia la superficie limite eventualmente prevista per i nuovi alloggi, se concordi nel ritenere questi vincoli “irrispettosi della libertà di scelta dei cittadini modenesi di acquistare e vivere in abitazioni confacenti alle proprie esigenze” se vi siano casi analoghi in altri Comuni della regione e se consideri, come lo scrivente ritiene, “estremamente preoccupante la tendenza dei politici di sinistra italiani di decidere della vita e delle scelte degli individui, “prassi di regimi dittatoriali non compatibili con una democrazia occidentale”.