La stagione estiva 2006 dell’Appennino modenese si accinge a chiudere con un segno complessivamente positivo, grazie al clima favorevole, alla stabilità dei prezzi, al ritrovato ottimismo tra i consumatori e al ricco panorama di iniziative che si sono alternate per tutto il periodo.

Occorre ora consolidare ulteriormente i buoni risultati mettendo in campo, per il futuro, tutte le azioni necessarie a qualificare ed innovare sempre più l’offerta turistica dell’Appennino.

È questo in sintesi il bilancio che emerge da una serie di interviste effettuate nei giorni scorsi da Confesercenti-Assoturismo, somministrate ad operatori della ristorazione e del settore ricettivo alberghiero del territorio montano.

Tutti concordi nell’affermare che il fattore climatico, favorevole in particolare nei mesi di giugno e luglio, ha indubbiamente indotto un cospicuo numero di persone a scegliere le principali mete appenniniche del territorio provinciale per trascorrervi periodi di vacanza o week-end. Gli operatori intervistati hanno percepito tra la clientela un atteggiamento più ottimista rispetto al passato, che ha favorito un incremento, seppur lieve, degli affari per i ristoratori montani.

“È indubbio che al buon andamento della stagione estiva abbiano contribuito anche la stabilità dei prezzi sia della ristorazione che del settore alberghiero, nonché un panorama di eventi, iniziative e di differenti forme di attività all’aria aperta, assai ricco, oltre che un’articolata ed appetibile offerta di itinerari turistici legati a sport, natura ed arte” commenta Alberto Crepaldi, responsabile Assoturismo-Confesercenti Modena.
Da sottolineare il gradimento dei turisti verso le numerose attività messe in campo con i “Parchi di Cultura”. Esperienze queste, che, grazie alla fruttuosa interazione tra attori pubblici e privati, hanno ormai assunto una vera e propria connotazione di valorizzazione turistica delle numerose eccellenze naturalistiche, storiche, architettoniche e gastronomiche presenti nel territorio montano.

Molto buona, inoltre, la presenza di gruppi sportivi che hanno eletto le località montane a luogo dove svolgere campi estivi, ritiri e organizzare happening di vario tipo. In tale contesto è da segnalare la performance positiva di Sestola e degli altri comuni del comprensorio, che hanno potuto contare su presenze turistiche importanti grazie a campi sportivi e ad eventi legati alla mountain bike; ciò a conferma del fatto che il turismo sportivo, laddove gli impianti siano di qualità, ben mantenuti e resi disponibili, è una risorsa importante per l’“impresa turistica” montana, che va sempre più potenziata.
Altro dato che emerge per ciò che riguarda il settore ricettivo alberghiero, è l’ulteriore consolidamento di un turismo fatto di “short breaks” (brevi soste), sostenuto essenzialmente da iniziative legate all’enogastronomia ed all’escursionismo.
Per Assoturismo-Confesercenti si tratta ora di lavorare per consolidare ulteriormente i buoni risultati della stagione che si sta per chiudere, mettendo in campo, per il futuro, tutte le azioni necessarie a qualificare ed innovare sempre più l’offerta turistica dell’Appennino.

“In tale ottica – precisa Crepaldi – sarà determinante tradurre l’investimento pubblico, degli operatori privati e del mondo associativo sul Consorzio “Valli del Cimone”, il cosiddetto soggetto unico per la promozione della montagna, nella costruzione di un progetto integrato per tutto il territorio montano, utile ad intercettare sempre più importanti quote di mercato. Ciò nella consapevolezza che l’obiettivo è ottimizzare al massimo le risorse disponibili, abbandonando le inutili ridondanze, le sovrapposizioni e i campanilismi”.