La Cgil di Modena esprime le più sentite condoglianze per l’infortunio mortale occorso ieri al figlio del titolare della ditta Primerano Camini.
Quando a fare le spese di un grave incidente sul lavoro è proprio il titolare o un suo diretto congiunto si impone una riflessione in più rispetto a quella che i sindacati puntualmente fanno, denunciando la carenza di norme di sicurezza o l’inadeguatezza delle stesse.


Se nemmeno i titolari riescono a sfuggire al tragico bilancio degli eventi infortunistici e ne diventano vittime, ciò significa che, non solo le norme
di sicurezza trovano scarsa applicazione, ma che è difficile applicarle all’insieme dei lavoratori.

La sicurezza dei carrelli elevatori è uno dei fattori oggetto di maggiori lamentele da parte dei rappresentanti dei lavoratori alla sicurezza (RLS),
soprattutto quando i mezzi circolano nei piazzali delle ditte. I pavimenti infatti presentano spesso buche, rialzi o sporgenze che ne rendono
instabile il transito e rischiano di far perdere il carico al muletto. Numerosi sono in un anno i lavoratori che, in seguito a ciò, vengono
investiti dalla caduta di una carico. L’esito di tali eventi è spesso assai invalidante, e talvolta, come in questo, caso mortale.

Poco conta discutere se il carico trasportato dal muletto eccedesse o meno la portata, aspetto comunque non irrilevante. Resta il fatto che nessuno dovrebbe trovarsi mai nell’area di manovra di un mezzo o del suo carico,
tanto più se il terreno è accidentato come quello di un cantiere di lavoro dove buche, avvallamenti, dossi rappresentano la norma e non l’eccezione.

Resta anche un’amara constatazione per chi si occupa di prevenzione. Le numerose norme emanate in questi anni per elevare la sicurezza sul lavoro sembra non abbiano prodotto alcun vero beneficio o miglioramento. Le
statistiche ci dicono che nulla o poco è cambiato.

Oltre alle norme, è fondamentale la loro applicazione nei luoghi di lavoro e a tal fine è necessario elevare la consapevolezza dei lavoratori e dei loro rappresentati, nonostante la precarizzazione del lavoro renda più esposti e meno tutelati i lavoratori stessi nella difesa della loro salute e sicurezza. Il Sindacato mantiene comunque alto il suo impegno affinché non cali la vigilanza sui luoghi di lavoro e sull’applicazione delle norme di sicurezza, e rimanga costante il ruolo di denuncia da parte degli RLS.

Sono dunque necessari maggiori controlli da parte degli organi preposti e sarebbero necessarie norme più severe che, tra l’altro, prevedano anche alcuni giorni di chiusura del reparto o del cantiere non a norma.

(Dipartimento Salute e Sicurezza Cgil Modena)