Bilancio positivo per Reggio Emilia diventata per tre giorni capitale della Matematica italiana.
Quest’anno sono stati infatti il Dipartimento di Matematica e la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia a tenere banco e organizzare il 260 Congresso che ogni anno riunisce gli studiosi di questa disciplina, aderenti alla Umi-Ciim, l’Unione
Matematica Italiana/Commissione Italiana per l’Insegnamento della Matematica.


L’iniziativa, aperta agli insegnanti di ogni ordine e grado, per questa sessione 2006 appena conclusasi ha avuto come tema ‘L’insegnamento-apprendimento della matematica nella societa’ tecnologica: problemi e prospettive’ ed è stata ospitata, dal 30 novembre al 2 dicembre scorsi, nell’Aula Magna ‘P. Manodori’ del Complesso
universitario ex Caserma Zucchi a Reggio Emilia.

Il Congresso, inoltre, si è svolto in contemporanea con l’Ottavo Convegno nazionale dell’Associazione per la Didattica con le Tecnologie (Adt) e agli incontri di Reggio Emilia hanno partecipato alcuni dei più noti ricercatori a livello nazionale ed internazionale, presenti tanto presso l’Ateneo di Modena e Reggio Emilia che presso altri Atenei italiani.

”L’organizzazione dell’evento presso l’Ateneo di Modena e Reggio Emilia -commenta Maria Grazia Bartolini, Vice Preside della Facoltà di Scienze della Formazione e organizzatrice del congresso- ha rappresentato un riconoscimento evidente della rilevanza scientifica e dell’attivismo culturale dei tanti colleghi che operano in questo campo, fornendo un contributo prezioso alla vita accademica ed alla formazione delle giovani
generazioni di insegnanti”.
”Un evento di questa importanza – sottolinea Roberta Cardarello, Preside della Facoltà di di Scienze della Formazione – richiama da ogni parte di Italia studiosi e insegnanti e costituisce per questo un’occasione concreta per affrontare il tema della cultura scientifico-matematica che nel nostro Paese ha bisogno di trovare più ampi
consensi e diffusione presso i giovani”.

”Il ruolo del sistema scolastico in questo campo -aggiunge- è e rimane insostituibile e la professionalità degli insegnanti ne rappresenta
la piu’ forte garanzia. Avere l’opportunità, per tre giorni, di confrontarsi con cultori della matematica, specializzati nell’insegnamento, e con docenti di tutti gli ordini scolastici, è stato un arricchimento
rilevante sia per i docenti di Reggio e delle città vicine, sia per gli studenti della stessa facoltà, che hanno potuto seguire parte dei lavori”.

Università ma non solo. All’organizzazione del congresso, promosso infatti hanno partecipato diverse istituzioni reggiane: l’Istituzione
scuole e nidi d’infanzia del Comune di Reggio Emilia, il Liceo Ariosto-Spallanzani di Reggio Emilia, l’Istituto Regionale per ciechi Garibaldi, il Centro e-learning d’Ateneo e il Dipartimento di Scienze
Sociali, Cognitive, Quantitative. Durante tutta la durata del congresso è stata poi esposta una piccola collezione di strumenti del Laboratorio delle Macchine Matematiche dell’Ateneo.

Intenso il programma dei lavori che sono stati distribuiti lungo le tante sessioni previste nelle tre giornate di calendario, inaugurate dal Rettore dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, Gian Carlo Pellacani, e dalla Preside della facoltà di Scienze della Formazione, Roberta Cardarello, alla presenza di numerose autorità. Quindi è stata la volta di riunioni plenarie, comunicazioni e laboratori, che hanno coinvolto
alcune centinaia di partecipanti.


Particolare attenzione è andata a due laboratori che hanno valorizzato competenze locali extrauniversitarie: il primo, che si è svolto presso la scuola per l’infanzia ‘Diana’ a Reggio Emilia, è stato incentrato sul tema de La matematica del quotidiano, un’occasione di dialogo tra i bambini sui numeri e gli spazi nella scuola dell’infanzia,
mentre il secondo laboratorio, tenutosi presso l’Istituto per Ciechi Garibaldi ha avuto l’obiettivo di illustrare il progetto ‘Lambda, Linear
Access to Mathematics for Braille Device and Audio-synthesis’.

Dal congresso ad un master specialistico il passo è breve. Il Dipartimento di Matematica ha infatti istituito un Master biennale in Didattica delle Scienze per insegnanti delle scuole elementari e medie, che sarà realizzato in collaborazione tra la facoltà di Scienze della Formazione di Reggio Emilia e la facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali di Modena, sotto la direzione di Nicolina A. Malara, dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia.
”Il Master – spiega Maria Grazia Bartolini – è finanziato dal Ministero della Pubblica Istruzione ed è dedicato agli insegnanti interessati a una elevata qualificazione professionale in un’area della formazione iniziale spesso trascurata, ma strategica nel settore educativo”.
”La competenza dei docenti della nostra Universita’ e dei loro collaboratori che seguiranno i corsisti negli stage formativi presso le loro scuole, -sottolinea – dà la necessaria garanzia scientifica
all’iniziativa”. E le iscrizioni al Master sono ancora aperte e si chiuderanno solo l’11 dicembre prossimo.