Il Comune di Reggio Emilia ha avviato il progetto “5+1 percorsi di partecipazione”: una delle azioni previste per dare consistenza operativa ai processi di partecipazione relativi alla
costruzione del Psc, il nuovo piano urbanistico.

Il progetto consente di affrontare, fra i tanti temi trattati dal Piano Strutturale, alcune questioni ritenute strategiche dall’Amministrazione comunale e che meglio di altre possono essere rappresentate in modo diretto ed efficace.
Su ognuna di esse è stato attivato un gruppo di lavoro multidisciplinare e il più possibile rappresentativo delle varie istanze economiche, sociali ed istituzionali presenti sul territorio, che avranno l’opportunità di verificare ed implementare i criteri e le logiche con le quali l’Amministrazione ha individuato i problemi e le potenzialità connesse ai singoli temi strategici, e come intende svilupparli nel Psc.
Ogni laboratorio avrà poi il compito di predisporre un documento che esponga sinteticamente le elaborazioni raggiunte rispetto alla problematica trattata, in modo da fornire un contributo utilizzabile durante la fase di concertazione istituzionale (conferenza di pianificazione).

Complessivamente sono stati costituiti sei laboratori che coinvolgono oltre 170 persone
(cittadini, rappresentanti delle istituzioni locali, delle organizzazioni sindacali imprenditoriali e degli ordini professionali), rendendo pertanto significativo lo sforzo di condivisione e co-costruzione del Psc messo in campo dal Comune.
Il sesto laboratorio, dedicato ai temi dell’area vasta, prenderà il via questo pomeriggio e vede coinvolti i sindaci dei quattordici comuni confinanti con il capoluogo, la Provincia, Enìa, Acer, Act, i rappresentanti del Tai e delle organizzazioni sindacali.
L’obiettivo di questo gruppo di lavoro è di approfondire le tematiche inerenti la pianificazione di area vasta, in grado di incidere su problematiche complesse come la sostenibilità territoriale, la dispersione insediativa, il sistema della mobilità, la qualità urbana e del paesaggio.
Le tematiche che oggi si trova ad affrontare l’urbanistica, infatti, non sono più circoscrivibili ad un confine amministrativo, ma abbracciano un contesto territoriale e sociale molto più ampio, che richiede una logica di collaborazione e co-pianificazione nella costruzione dei piani urbanistici in grado di integrare le varie istanze del territorio.

All’interno della più generale pianificazione provinciale, e in previsione dell’attuazione degli
strumenti di condivisione istituzionale individuati dalla normativa, il Comune si è proposto di attivare momenti di confronto per definire un quadro conoscitivo condiviso del territorio e
dei conseguenti limiti e condizioni per il suo sviluppo, nonché per approfondire strumenti di
coordinamento delle intenzioni di programmazione e di realizzazione degli interventi, previsti dai diversi livelli di pianificazione.
Il lavoro di partecipazione sulle linee guida del Psc rappresenta anche una utile sperimentazione per innovare concretamente le interazioni tra amministrazione, cittadini e sue rappresentanze, con l’obiettivo di fare del nuovo piano urbanistico una straordinaria occasione di confronto con l’intera comunità.