La Provincia di Reggio Emilia – Settore valorizzazione produzioni agricole, con un proprio verbale del 7 novembre 2006, avrebbe contestato le modalità con cui un allevatore aveva siglato il registro delle consegne giornaliere di latte vaccino.


Il funzionario verbalizzante, pur ammettendo che ogni singola riga risultava “perfettamente siglata”, come prevede la norma vigente, avrebbe ritenuto di “sindacare la forma della firma”, considerandola composta da “mere linee ondulate”, e quindi avrebbe valutato “i documenti del trasporto latte non firmati dal produttore”, comminandogli una sanzione che “prevede il massimo editale di 100.000,00 euro”.

Lo afferma il consigliere regionale della Lega Nord Roberto Corradi in un’interrogazione, in cui evidenzia che il responsabile del Servizio della Provincia di Reggio Emilia avrebbe notificato all’allevatore il verbale di infrazione con una raccomandata, datata 9 novembre, “apponendo in calce una sigla che appare come una linea indecifrabile, ancor meno ondulata di quella contestata all’allevatore”.
La normativa inoltre – evidenzia Corradi – prevede che il registro delle consegne del latte riporti anche la firma dell’acquirente, che, in questo caso, “si è limitato ad apporre solo le proprie iniziali, senza per questo essere oggetto di contestazione”.
Corradi rileva inoltre che i registri in oggetto prevedono per la firma dell’allevatore uno spazio di cm. 2,6, “insufficiente per apporre il nome per esteso”, che nessuna norma impone una determinata grafia per la firma e che l’unico soggetto che può disconoscere l’autenticità della sottoscrizione di un documento è l’autore della stessa.

Valutando quindi che in questo caso si possa configurare un comportamento assunto in “violazione della norma” ed in “spregio alle più elementari regole del buon senso”, oltre che “palesemente vessatorio nei confronti dei cittadini utenti”, il consigliere chiede alla Giunta regionale quali misure intenda adottare per scongiurare il ripetersi di simili comportamenti da parte di alcuni funzionari del Servizio in oggetto e, nella “denegata ipotesi che si ritenga legittimo l’operato dei funzionari ed il provvedimento punitivo nei confronti dell’allevatore per la forma grafica della sua firma”, quali sanzioni pecuniarie intenda applicare al responsabile del citato Servizio che ha sottoscritto la lettera del 9 novembre con una firma “ancora meno leggibile di quella apposta dal cittadino sanzionato”.