La Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia celebra il centenario di uno dei più fortunati periodici per ragazzi, lo storico “Giornalino della Domenica”, con la mostra Gian Burrasca e il Giornalino della Domenica che verrà aperta domani, sabato 20 gennaio, nella saletta esposizioni della biblioteca in via Farini 3.

Creatura di Vamba, pseudonimo del giornalista satirico Luigi Bertelli, il “Giornalino” nasce a Firenze nel 1906 con l’intento di educare e divertire i ragazzi tra i 7 e i 15 anni della borghesia dell’epoca, i futuri quadri dirigenti della nazione. Il suo programma è “Educare con immagini e parole”, un progetto che ha la sua bandiera nelle raffinate copertine illustrate dai più importanti disegnatori del tempo, fra cui Rubino, Scarpelli, Brunelleschi, Andreini, Finozzi, Tofano. Il “Giornalino” si presenta come un vero e proprio contenitore di rubriche fisse, di racconti, di fascicoli allegati, con il dichiarato proposito di dar voce ai bambini, creando una sorta di filo diretto con i piccoli lettori, spronandoli ad esprimere opinioni ed idee originali, ad organizzarsi promuovendo incontri e feste.

Fra le firme del “Giornalino” figurano scrittori di grande fama: Giovanni Pascoli, Grazia Deledda, Piero Calamandrei, Luigi Capuana, Ada Negri, Marino Moretti e molti altri. Anche la scrittrice reggiana Virginia Guicciardi Fiastri, che la critica del tempo definì la Deledda emiliana, prestò la sua collaborazione al “Giornalino” fin dai primi numeri, pubblicando alcune fiabe, ma soprattutto, con lo pseudonimo di Cavalletta, i vivaci racconti autobiografici di una sveglia ragazzina.

Sulle colonne del periodico fu pubblicato, per la prima volta, a puntate, a partire dal 25 febbraio 1907 Il Giornalino di Gian Burrasca, destinato ad incontrare una straordinaria fortuna. Scritto e illustrato da Vamba in forma di diario di un ragazzino nel quale si potevano identificare i lettori del “Giornalino”, il diario di Giannino Stoppani, detto Gian Burrasca, risulta uno dei libri per ragazzi più amati del XX secolo. Le edizioni attuali lo ripropongono ancora nella stessa veste grafica di un secolo fa, con le illustrazioni dell’autore, che audacemente copia, riconoscendone la dignità, i disegni infantili. Il libro fu amato anche da Cesare Zavattini, che ne scrisse la sceneggiatura della versione cinematografica del 1943, per la regia di Sergio Tofano.

Nell’esposizione, curata da Enrica Simonini, la ventennale storia del “Giornalino” è illustrata, oltre che da documenti, immagini e edizioni originali, soprattutto attraverso i fascicoli della rivista, pervenuta in dono alla Panizzi con il Fondo Gattinelli.
La mostra rimarrà aperta fino al 17 marzo 2007 e sarà visitabile negli orari di apertura della biblioteca. Una sua sintetica presentazione è consultabile presso il sito internet della biblioteca Panizzi. Info: tel. 0522.456055; fax 0522.456081; e-mail.