A causa della carenza di addetti, la sede provinciale dell’Inpdap (l’istituto previdenziale dei dipendenti pubblici) rischia di non poter garantire il puntuale pagamento delle pensioni. Il problema riguarda i comparti scuola, Stato ed enti locali, oltre all’adeguamento delle pensioni degli statali.

A lanciare l’allarme è il sindacato del pubblico impiego Fp-Cisl di Modena, il quale ricorda che l’attuale dotazione di organico (27 unità) è nettamente inferiore sia rispetto alla pianta organica prevista dal 1999 (49 unità) sia alla nuova dotazione (60 addetti).Tutto questo mentre, con 56 mila iscritti, l’Inpdap di Modena è la la seconda sede in Emilia-Romagna.

“Nonostante il supporto fornito dalla direzione compartimentale di Bologna e la presenza, fino al 30 giugno, di nove lavoratori interinali, la situazione è destinata a peggiorare in vista del prossimo pensionamento di alcuni dipendenti – afferma Giancarlo Vitelli, della Fp-Cisl di Modena – In tale condizione di incertezza e disagio opera con grande impegno il personale dell’istituto. L’avvicendarsi di una serie infinita di direttori non ha aiutato a migliorare né la condizione dei lavoratori, né tanto meno ha permesso di approntare misure atte ad alleviare il carico di lavoro del personale, che deve far fronte al persistente incremento delle competenze. Solo con l’attuale direttore Giuseppina Vecchio si comincia a intravvedere la volontà di sanare, di concerto con i sindacati, una situazione sempre più grave”.

Vitelli rivela che nel comparto enti locali risultano inevase circa 2 mila pratiche per riscatti di periodi o servizi ai fini della pensione, nonché per trasferimento di contributi da altre gestioni. È particolarmente pesante la situazione del trattamento pensionistico del comparto Stato, nel quale risultano inevase circa 3 mila pratiche di riscatto e ricongiunzione e circa 300 riliquidazioni.
“Il contesto è destinato a peggiorare nel 2007 sia per la ventilata assunzione da parte dell’Inpdap del compito di curare le pratiche pensionistiche del personale militare (Carabinieri, Guardia di Finanza, Corpo Forestale dello Stato), sia soprattutto per l’incremento esponenziale dei pensionamenti. Per il solo comparto scuola il contingentamento delle dimissioni al 1° settembre 2007 prevede 520 pensionamenti in provincia di Modena, contro i trecento dell’anno scorso e i meno di duecento negli anni precedenti”.

Sono alla stessa stregua la gestione delle contestazioni e delle rateizzazioni dei debiti contributivi, la verifica delle morosità e la gestione dei rimborsi ed erogazione degli incentivi, che rischiano di essere svolti solo in parte a causa della mancanza di personale. “Nel chiedere con forza l’adeguamento degli organici, – conclude Vitelli – la Fp-Cisl di Modena si pone al fianco dei lavoratori dell’Inpdap affinché non rispondano personalmente di ritardi a loro non imputabili”.