“Il ministero della Pubblica istruzione è disponibile ad avviare il percorso di statizzazione dell’Itis Fermi di Modena come sbocco naturale per la piena valorizzazione dell’istituto”. Lo ha annunciato Mariangela Bastico, vice ministro della Pubblica istruzione, durante l’incontro con il presidente della Provincia Emilio Sabattini e con l’assessore provinciale all’Istruzione Silvia Facchini, avvenuto venerdì 23 marzo nella sede della Provincia.


“Il Fermi costituisce un punto di eccellenza nella realtà provinciale e regionale – ha proseguito Bastico – e il processo di statizzazione avverrà tutelando e valorizzando il patrimonio formativo costruito in questi anni. Una volta statizzato il Fermi, come gli altri due istituti che stanno seguendo il medesimo percorso a Bologna e Firenze, potrà rafforzare la collaborazione e il coordinamento con gli altri istituti scolastici superiori concorrendo alla costituzione di un polo formativo ad alta specializzazione fortemente collegato alle realtà economiche del territorio”.

La statizzazione, come ha sottolineato il vice ministro, avviene nell’ambito della ricostituzione degli istituti tecnici e professionali contenuta nel decreto Bersani, per i quali è già stata approvata la normativa e che comprende appunto anche l’istituzione di poli ad alta specializzazione, uno per ogni provincia, per la formazione tecnica post diploma.

Il vice ministro Bastico ha infine affermato che il personale docente non sarà trasferito nei ruoli dello Stato: “Questo non è possibile perché per farlo ci vorrebbe una legge apposita. Per garantire la continuità didattica i docenti resteranno quindi nei ruoli della Provincia anche se saranno funzionalmente dipendenti dello Stato”.

Il presidente Sabattini ha ricordato che la «decisione di statizzare il Fermi è stata un percorso a tappe che ha coinvolto tutti i soggetti interessati, con l’obiettivo di offrire allo Stato una struttura che ha radici profonde, valorizzandone allo stesso tempo le caratteristiche di eccellenza”.

L’incontro con la rappresentate del governo, infatti, è avvenuto dopo che il percorso di statizzazione della scuola, deciso nei giorni scorsi dalla giunta provinciale, è stato presentato al collegio dei docenti e al Consiglio d’istituto, ai capigruppo consiliari e alle organizzazioni sindacali, ai genitori e agli studenti rappresentanti di classe.