Blocco degli straordinari e un pacchetto di ore di sciopero ancora da definire alla ‘Risorse Tre’, azienda di Mirandola che smalta componenti per cucine per conto terzi e occupa oltre trenta addetti tra operai e impiegati. Lo stato di agitazione è stato proclamato dai sindacati metalmeccanici Fim-Cisl e Fiom-Cgil della zona di Mirandola le quali, unitamente alla Rsu aziendale e ai lavoratori, protestano per l’interruzione delle trattative sul contratto aziendale.

“È ormai passato un anno dalla presentazione della piattaforma e dall’inizio del confronto – affermano Alessandro Gamba della Fim e Silvio Paganelli della Fiom – Durante i numerosi incontri avuti con la Risorse Tre, la direzione aziendale si è sempre impegnata a presentare controdeduzioni e specifiche proposte sul premio di risultato. In realtà queste proposte non sono mai arrivate e la trattativa non ha potuto compiere concreti passi avanti”.

Per questo motivo nelle settimane scorse Fim, Fiom e la Rsu hanno indetto uno sciopero di due ore al quale hanno aderito tutte le maestranze. Per reazione l’azienda ha interrotto la trattativa, sostenendo che non esistono più né le condizioni né la volontà di continuare la discussione.
“Per noi questa posizione rappresenta un atto grave, oltre che una palese incoerenza rispetto alle affermazioni finora espresse al tavolo negoziale. Pertanto – proseguono Gamba e Paganelli – chiediamo alla direzione della Risorse Tre di rivedere il proprio atteggiamento e riaprire subito il confronto. In caso contrario, è proclamato fin da ora lo stato di agitazione con blocco degli straordinari e un pacchetto di ore di sciopero – concludono Fim, Fiom e le Rsu – ancora da definire nelle quantità e modalità”.