Il 5 settembre 1944 un pilota tedesco cadde con il suo aereo nelle campagne mirandolesi, a seguito di un combattimento con i bombardieri alleati. Oggi, 63 anni dopo, i resti del pilota e del caccia Messerschmitts “Bf 109” saranno recuperati grazie all’interessamento dell’associazione “Romagna Air Finders”.

Il recupero avverrà sabato 7 luglio su un fondo agricolo privato, grazie all’accordo con i proprietari e con le autorità competenti (Procura della Repubblica, Prefettura di Modena, Commissariato di Ps, Carabinieri, Comune di Mirandola).

Le operazioni di scavo e recupero sono state affidate alla ditta General Beton di Mirandola; sul posto saranno presenti unitamente ai membri di “Romagna Air Finders” anche la Croce Rossa Italiana-sezione di Ravenna, la Croce Rossa Militare e la Protezione civile provinciale di Ravenna. Hanno annunciato la loro presenza anche rappresentanti dell’Aereonautica Militare Tedesca e Italiana.

Le operazioni si apriranno venerdì 6 luglio, con la preparazione del terreno e con un ultimo omaggio al pilota. Un trombettista della Filarmonica “G. Andreoli” di Mirandola suonerà il silenzio fuori ordinanza, alla presenza delle autorità civili, militari e del Comune di Mirandola. Sabato 7 avverrà invece il recupero di ciò che rimane dell’aereo e del pilota e sarà quindi ripristinato il terreno. I resti del piloti saranno affidati all’Amministrazione comunale e portati al cimitero cittadino, in attesa delle esequie.

Le informazioni relative al punto di impatto sono state ricavate da testimonianze bibliografiche e da fonti orali dirette. Sondaggi con il metal detector (iniziati il 29 gennaio 2006) hanno permesso ai volontari di Romagna Air Finders di confermare il luogo e di recuperare i primi resti di materiale avio tedesco. Successive e più approfondite analisi hanno permesso di accertare che la prima massa consistente del velivolo sono stati individuati a una profondità compresa tra 3 e 5 metri; una profondità tale da non avere reso possibile il recupero dei resti né ai soldati italiani della Rsi, accorsi subito dopo l’impatto, né ai familiari del pilota, giunti a Mirandola nell’immediato dopoguerra.

Il pilota
Sulla base del volume Air War Italy 1944–45 di Ferdinando D’Amico e Gabriele Valentini e della conferma della Direzione Generale Onoranze Caduti tedeschi, il pilota del caccia “Bf 109” è stato già identificato ma al momento, per motivi di privacy, non è possibile rendere pubblico il nome.

L’ultima missione del caccia tedesco aveva l’obiettivo di contrastare l’operazione di nove B-25 americani del 321esimo Gruppo Bombardieri impegnati a colpire il ponte ferroviario di Polesella. Il caccia (accompagnato da altri tre) attaccò i bombardieri ma venne colpito a circa 32 miglia dall’obiettivo. Il giovane pilota tedesco colpito fu probabilmente uno degli ultimi piloti di caccia tedeschi caduti sul suolo italiano.
Romagna Air Finders
Per l’associazione “Romagna Air Finders”, nata a Lugo nel 2001 e con sede a Conselice, si tratta del 19esimo recupero. Scopi dell’associazione sono di “conferire a uomini e mezzi che hanno contribuito alla difesa del nostro Paese un giusto tributo e perpetuo ricordo” e di aiutare i giovani “a non dimenticare mai la Storia e gli uomini che hanno contribuito a farla”.

I 18 recuperi effettuati finora, otto dei quali con resti del pilota ancora a bordo, hanno riguardato sia aerei alleati che dell’Asse. Presidente del sodalizio è il cav. Uff. Leo Venieri. L’associazione ha anche dato vita, a Fusignano di Ravenna, al primo Museo dei reperti recuperati. Il Museo, inaugurato il 7 ottobre 2006 e inserito nella guida europea dei Musei della seconda guerra mondiale, racconta la storia dei velivoli e dei piloti recuperati dall’associazione nei cieli di Emilia Romagna, Abruzzo, Molise e Veneto. Un secondo Museo sta per nascere inoltre a Conselice, in una zona di grande interesse naturalistico e ambientale.