È proseguito ieri nella sede del Maglificio Fontana di Mirandola l’incontro tra azienda e sindacati su rinnovo del contratto integrativo e ristrutturazione aziendale, per la quale l’azienda prevede il licenziamento di 24 addetti sui 100 dipendenti in forza.


Nell’incontro l’azienda si è impegnata a dare risposte a quattro punti – piano industriale, mobilità, riqualificazione del personale, contratto
aziendale – che i sindacati Filtea/Cgil e Femca/Cisl e la RSU ritengono indispensabili per raggiungere un’intesa.

Pur considerando il piano aziendale insufficiente per quanto riguarda il posizionamento in fascia medio-alta del prodotto, Sindacati e RSU
considerano importante l’impegno della Direzione aziendale a formalizzare investimenti, risorse umane e sviluppo di competenze interne contenute nel piano industriale (potenziamento dell’area stile, sviluppo del marchio di capi-spalla “Sampo”, sviluppo dello store aziendale) e intendono
confrontarsi per capire se vi siano elementi sufficienti per dare prospettive durevoli per la salvaguardia dell’occupazione.

In merito ai 24 licenziamenti, l’azienda pur non avendo fatte chiare e precise aperture, si è detta disponibile a valutare se vi siano i
presupposti per contenere i licenziamenti con la riqualificazione e ricollocazione del personale ritenuto in esubero nelle aree che si intende
potenziare. Per i Sindacati rimane una priorità la ricollocazione degli esuberi prima di nuove assunzioni nelle aree “stile” e “store”, e sono
decisi ad insistere a fondo nel confronto con l’azienda.
Inoltre, si sta valutando l’ipotesi di proporre in alternativa alla mobilità l’utilizzo di cassa integrazione straordinaria e opportunità di
riqualificazione finalizzata alla rioccupabilità interna ed esterna all’azienda.

L’azienda si è inoltre impegnata a dare risposte positive all’apertura del negoziato sul contratto integrativo che richiede piano industriale ed
investimenti, tenuta occupazionale, diritti e incrementi salariali e che i Sindacati considerano strumento utile nel processo di riorganizzazione e
per il rilancio dell’azienda.
La trattativa è stata aggiornata al 10 luglio è sarà il banco di prova per verificare nel concreto le aperture dell’impresa.

A fronte delle nuove disponibilità aziendali, i Sindacati Filtea/Cgil e Femca/Cisl e la RSU sospendono le iniziative di sciopero, ma mantengono in atto tutte le forme necessarie di pressione verso l’impresa e di sensibilizzazione dell’opinione pubblica. Il primo presidio con gazebo e volantinaggio in programma è per sabato mattina 7 luglio 2007 (ore 9-12.30) in piazza a Mirandola di fronte al Municipio.