Andrea Leoni (FI) ha rivolto una interrogazione alla Giunta Regionale per sapere se corrisponda al vero la notizia, apparsa sulla stampa, del ritrovamento nell’ospedale di Finale Emilia di un costoso apparecchio: un “oftalmometro” (ancora avvolto nel cellophane presumibilmente dell’imballaggio) rimasto inutilizzato fin dal 1999, nonostante fosse stato richiesto dall’ospedale stesso dietro domanda dell’ambulatorio di oculistica che, evidentemente, ne ravvisava l’impellente necessità.

L’esponente azzurro, in caso di risposta affermativa, chiede di sapere: se la gravità del fatto abbia indotto la Direzione dell’ospedale di Finale a ricercare i responsabili di questa “dimenticanza” ed a comminare eventuali sanzioni disciplinari; se ritenga che l’ambulatorio di oculistica dello stesso ospedale avesse effettivamente necessità di acquisire a quei tempi un costoso oftalmometro e, in caso questa necessità fosse dimostrata, per quali motivi non si sia attivato nessuno per chiedere spiegazioni circa il mancato arrivo dell’apparecchio: Leoni, visto che l’apparecchio sarebbe ora stato trasferito all’ospedale di Mirandola poiché le visite oculistiche lì effettuate sarebbero più numerose di quelle eseguite nel nosocomio finalese, vuole sapere quante visite oftalmologiche si siano effettuate negli ultimi otto anni all’ospedale di Finale, se ci sia un trend in diminuzione rispetto al 1999 e quante, negli stessi anni, siano state effettuate all’ospedale di Mirandola. Il consigliere, infine, domanda se l’apparecchio possa considerarsi ancora attuale o sia stato già superato da tecnologie più moderne.