Come mi ero ripromesso non ho fatto nessuna valutazione durante la trattativa di vendita del Bologna calcio, soprattutto perché sprovvisto di dati oggettivi.

Prendo atto del fallimento della trattativa e tiro un sospiro di sollievo perché, nonostante la manifestata intenzione di cedere, gli attuali soci hanno rinnovato la volontà di andare avanti e soprattutto in questo mese la campagna acquisti non ha risentito di alcuna incertezza.
Naturalmente valuteranno gli attuali soci se e come aprire nuove trattative che seguirò con l’attenzione e il rispetto di chi, non rischiando soldi, si limita a tifare per la squadra del cuore.
Sembra una banalità ma è di questi giorni la notizia che Franza, presidente di quel Messina calcio che per le note vicende aveva sottratto il posto al Bologna in serie A, ha chiuso bottega e consegnato le chiavi. Ora se qualche imprenditore si fa avanti potrà partire dalla C2, altrimenti restano i tornei dei dilettanti. Dico questo perché è bastato poco a città illustri per perdere la squadra di calcio e il Bologna è fallito una volta e la seconda è stato preso per i capelli.
Detto questo spero che si chiudano le recenti polemiche che hanno visto toni esasperati che non condivido, e attorno alla squadra, alla quale va il mio augurio di buon lavoro, si respiri il clima sereno di domenica 1° giugno.

(Il presidente del Consiglio provinciale
Maurizio Cevenini)