Oltre 1200 salvataggi di animali selvatici in sei mesi: molti uccelli tra i quali diversi rapaci, più di 200 caprioli (spesso feriti sulle strade della
montagna e non solo), ma anche ghiri, ricci, istrici. Questi i dati del Centro fauna selvatica “Il Pettirosso” di Modena che opera in collaborazione con la Polizia provinciale e sulla base di una convenzione con la Provincia.


Il bilancio, che rappresenta un piccolo record, è stato presentato nel giorno di ferragosto da Piero Milani, responsabile del centro, nel corso della festa che si è svolta al museo del castagno di
S.Giacomo di Zocca, culminata nella liberazioni di alcuni rapaci, salvati e curati nei mesi scorsi dai volontari.

“Si profila un anno da record – ha sottolineato Milani – con un incremento in particolare degli interventi relativi agli ungulati, ma anche quelli effettuati per recuperare esemplari di fauna esotica, tra questi un’iguana, una volpe volante e un cane della prateria, fuggiti ai loro proprietari”.

Gli interventi di emergenza su segnalazione di cittadini, forze dell’ordine, polizie municipali, vigili del fuoco, corpo forestale o dalla polizia provinciale sono stati 249 con cadenza praticamente quotidiana. Tra gli ungulati recuperati figurano anche un cinghiale, un cervo e quattro daini. Sono state effettuate, inoltre, 23 catture in proprieta’ private.
Gran parte degli animali salvati è stata curata nella sede del Centro in via Nonantolana a Modena, per poi essere liberata con una percentuale di reinserimento dell’80 per cento, tra la più alte in Italia per strutture come questa. Il Centro conta sulla collaborazione di una ventina di veterinari e 15 volontari.