La Giunta regionale, nella seduta di oggi, ha approvato i bilanci di esercizio 2007 delle Aziende sanitarie, bilanci che registrano un equilibrio economico-finanziario “ottenuto mantenendo comunque fede agli obiettivi di sviluppo e qualificazione dei servizi”, ha sottolineato l’assessore alle politiche per la salute Giovanni Bissoni.

“Si tratta di un buon risultato – ha aggiunto l’assessore – al quale hanno contribuito l’impegno del Servizio sanitario regionale e l’applicazione di quanto contenuto nel Patto per la salute 2007-2009 siglato nel 2006 dal Governo Prodi e dalle Regioni, patto che ha adeguato in modo significativo il Fondo sanitario nazionale. Ciò consente di guardare con ottimismo anche al 2008-2009 mentre un problema enorme si aprirà a partire dal 2010 per i tagli previsti dal nuovo DPEF”.

Solo due Aziende Usl, Modena e Ferrara, hanno registrato un lieve disavanzo (7,9 milioni a Modena, da mettere in relazione all’avvio della nuova rete ospedaliera, 6 milioni a Ferrara in relazione alla maggiore mobilità interregionale passiva).

“Il disavanzo sarà coperto con fondi dal bilancio regionale – ha annunciato l’assessore Bissoni – mentre le due Aziende Usl hanno assunto provvedimenti per evitare il ripetersi di tali disavanzi anche grazie all’accordo di mobilità siglato con la Regione Veneto”.

Per il 2007, tutte le Aziende sanitarie e l’IRCCS Rizzoli di Bologna hanno presentato anche il bilancio di missione, lo strumento di rendiconto dei risultati delle attività assistenziali rispetto agli obiettivi di salute fissati dalla programmazione regionale e locale, che si affianca al bilancio consuntivo permettendo così una lettura complessiva dei risultati raggiunti. Il bilancio di missione è stato previsto dalla legge di organizzazione e funzionamento del Servizio sanitario regionale n. 29 del dicembre 2004, sperimentato in 5 Aziende Usl pilota nel 2005, adottato da tutte le 11 Aziende Usl nel 2006.

“Con la diffusione a tutto il sistema del bilancio di missione – ha detto Bissoni – credo davvero che la trasparenza dell’operato del Servizio sanitario regionale, sia in termini finanziari che per quanto riguarda gli obiettivi di salute, sia pienamente raggiunta, così come ci eravamo impegnati con la legge 29”.