Mister, quella col Napoli è una sconfitta beffa?
“Sì, perché alla fine dispiace prendere gol a tre minuti dalla fine dopo aver fatto tanti sacrifici per portare casa il risultato: quando è così, non si può certo essere felici”.


La prova del Bologna è stata di grande intensità, ma sono arrivate poche conclusioni.

“Mi aspettavo questa reazione da parte della squadra: dal punto di vista morale abbiamo fatto una prestazione gagliarda, sono stati tutti pronti e reattivi, il Napoli non ha certo fatto meglio di noi, anzi nelle partite precedenti non aveva mai creato così poco. Però non abbiamo raccolto nulla e adesso bisogna fare in fretta a ricarcarci di nuovo, anche perché si va verso partite importanti: il calendario è difficile, inutile nasconderlo, non arriva mai una partita in cui le possibilità di vincere siano maggiori. Sono soddisfatto della risposta della squadra, ma amareggiato per la sconfitta”.

Sul gol cos’è andato storto?
“Potevamo fare più attenzione: era il terzo corner consecutivo che battevano. Ma il colpo di testa di Denis è stato bellissimo: non va messo certo sul piano dei gol subiti nelle altre partite”.

Col senno di poi, rifarebbe le stesse sostituzioni?

“Se avessi saputo che avremmo preso gol, avrei inserito Bernacci negli ultimi minuti. Ma, nonostante fossimo molto stanchi nel finale, avevamo ancora delle velleità e per questo motivo ho messo in campo anche Marazzina”.

Moras al rientro ha subito convinto.

“Con lui la difesa ha retto meglio, poi ha chiuso con i crampi e spero di poterlo avere a disposizione anche mercoledì con l’Ascoli in Coppa Italia, dato che Terzi ha giocato cinque partite consecutive. Ma è da sottolineare anche la prova di Bombardini: ha fatto una gara strepitosa da centrale di sinistra nella difesa a tre. Tra l’altro, non avevamo nemmeno mai provato la difesa a tre, però è andata benissimo, aldilà del risultato, a dimostrazione del fatto che nel calcio ci sta tutto e il contrario di tutto”.

Le era mai capitato di perdere quattro partite di fila?

“No, non mi pare, infatti sono molto amareggiato. Ma a me basta poco per caricarmi: domattina sono pronto”.

Cosa la preoccupa di più, ora? Il morale della squadra? La classifica?

“Il fatto di restare attaccati al gruppo delle squadre del nostro livello anche tra alcune settimane. C’è il rischio di staccarci, avendo da giocare partite difficili, ma quando vado in campo so benissimo che nel calcio qualche episodio che gira in maniera diversa può cambiare tutto: anche oggi la partita è stata decisa da un episodio”.

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