Due anni di squalifica per Riccardo Ricco, il ciclista italiano trovato positivo all’Epo di ultima generazione (Cera) nel corso del Tour de France 2008. Questa la sentenza emessa dal tribunale nazionale antidoping del Coni.

La squalifica, che è la somma di 18 mesi attribuiti per l’uso dell’Epo e sei per la frequentazione del medico Santuccione (radiato dal Coni), decorre dal 31 luglio 2008, giorno della sospensione del corridore, e scadrà il 30 luglio 2010.

Nei giorni scorsi la procura antidoping del Coni aveva richiesto una sanzione pari a 20 mesi, la positività all’Epo di terza generazione era stata riscontrata in due diversi controlli effettuati durante l’ultimo Tour de France.
Lo sconto di pena, si legge nella sentenza, ha tenuto conto “della diminuente di cui all’articolo 10.5.3 del codice Wada”. È stata dunque considerata la collaborazione fattiva del corridore con gli inquirenti. Il tribunale si è riservato 30 giorni di tempo per depositare le motivazioni.

Con questa sanzione il corridore formiginese sarà costretto a rinunciare alle prossime due edizioni di Giro d’Italia e Tour de France.