“A Modena è attiva un’efficiente anagrafe canina curata dall’ufficio Diritti degli Animali. Oggi, i cani presenti e registrati sul nostro territorio sono 17204, il numero complessivo di animali registrati dall’avvio dell’anagrafe a oggi è di oltre 33 mila. Dal 2000 ad oggi sono stati identificati con microchip 12.452 cani e altri 2079 sono tatuati. Il servizio di gestione del Canile intercomunale prevede a orario continuato diurno, notturno e festivo, il recupero e la custodia dei cani vaganti nei comuni convenzionati: Modena, Bastiglia, Bomporto, Campogalliano, Castelfranco, Castelnuovo Rangone, Soliera”.

Lo ha detto in Consiglio comunale l’assessore all’Ambiente Giovanni Franco Orlando, rispondendo all’interrogazione del consigliere Pl Sergio Celloni sul tema “randagismo: è giunto il momento di agire”.
Celloni ha evidenziato il problema dell’abbandono degli animali, affermando che “è giunto il momento di agire e applicare la normativa vigente a tutela degli animali e della salute pubblica” e ricordando che “nel mese di agosto il sottosegretario al Welfare Martini ha emesso un’ordinanza sull’obbligo dei microchip”. Il consigliere ha chiesto che i Comuni “applichino in tempi brevi una mappatura precisa dei cani”, dal momento che “solo un’anagrafe canina comunale, regionale e quindi nazionale ben aggiornata potrà contrastare seriamente i dilaganti problemi collegati al randagismo”.
L’assessore ha ribadito che l’anagrafe a Modena funziona da anni. Ha poi precisato che “all’ingresso dell’animale nel canile si verifica la presenza di microchip o tatuaggio e si inserisce il microchip agli animali che non ce l’hanno. Se il proprietario non ritira il cane, il gestore avvisa l’anagrafe canina che lo ricontatta, per informarlo su quanto rischia in caso di abbandono. La procedura è molto efficiente anche per chi adotta un cane al canile: si riceve automaticamente tutta la documentazione per iscriverlo in anagrafe. Oltre a svolgere questo servizio, l’ufficio Diritti degli animali ha promosso negli anni molte campagne, soprattutto estive, contro l’abbandono. In sostanza”, ha concluso Orlando, “nel Comune di Modena e in generale in Emilia-Romagna diamo risposta operativa e qualificata al problema del randagismo. A livello nazionale, però, manca un’anagrafe italiana coordinata con quelle locali”. Il consigliere ha detto di essere soddisfatto della risposta.