Un ecografo pediatrico di ultima generazione arricchisce da alcuni mesi la dotazione tecnologica della Struttura Complessa di Pediatria del Policlinico di Modena, diretta dalla professoressa Fiorella Balli. Si tratta di un ecografo munito di doppler, dotato di due sonde per l’addome e una per la cardiologia dei bambini.

L’ecografo costa 72 mila euro ed è stato acquistato grazie alla donazione della ditta Montanari Giulio & C., da oltre quarant’anni leader a livello mondiale nella produzione di macchine e componenti meccanici per ascensori.
Il nuovo ecografo, prodotto dalla ESAOTE, ditta leader nel settore, è “dotato di tecnologia digitale, con elevata qualità di immagini che permette di coprire una vasta gamma di prestazioni. L’ecografo è dotato di sonde multiple specifiche per esplorare l’addome e il cuore in campo pediatrico e di un sofisticato software per la gestione delle immagini digitali, del color doppler e dei mezzi di contrasto di seconda generazione”, come ha spiegato la dottoressa Anna Rita Di Biase, medico della Pediatria del Policlinico.

E’ la prima volta che la Struttura complessa di Pediatria del Policlinico viene dotata di un ecografo dedicato, presente direttamente in reparto: “Poter disporre di un ecografo in reparto è di grande importanza anche se questa indagine non si può sostituire a quelle fatte dai radiologi con competenze specifiche. L’indagine ecografica di primo livello è diventata uno strumento efficace per orientare fin dall’inizio nel sospetto diagnostico e per indirizzare nella richiesta di indagini più approfondite – spiega la professoressa Fiorella Balli – Potremmo paragonare l’ecografo al fonendoscopio, come questo aiuta nell’auscultazione così quello aiuta nella palpazione”.

Dopo le necessarie verifiche di funzionamento, l’ecografo è entrato in funzione nel giugno scorso e si prevede possa andare a regime entro la fine dell’anno. “La comodità di avere una tale apparecchiatura sempre disponibile, nel momento in cui accede un bambino, sprona i professionisti a formarsi per interpretazioni ecografiche di primo livello. Per ora lo si è applicato nello studio del fegato in fase pre-trapianto, nella steatosi epatica, in particolare nel bambino obeso.
Insieme ai professionisti dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria Sant’Orsola – Malpighi di Bologna, inoltre, stiamo cercando di approfondire la patologia del fegato, evidenziando stati di fibrosi precoce che possono essere presenti anche nel bambino”, conclude la professoressa Balli.

“L’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena è grata alla famiglia Montanari per questa generosa donazione che ci permette di fornire ai nostri professionisti un altro strumento di diagnosi all’avanguardia di cui potrà beneficiare tutta la cittadinanza”, ha commentato il dottor Maurizio Pirazzoli, direttore amministrativo del Policlinico di Modena.

“Speriamo che questo nostro gesto – hanno detto Orianna e Stefania Montanari – possa stimolare altri privati cittadini ad impegnarsi per lo sviluppo del Policlinico, che è un patrimonio di tutta la città e come tale va sostenuto”.