L’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia sarà presente al Premio Nazionale per l’Innovazione – PNI con due progetti di impresa innovativa realizzati da professori, ricercatori, dottorandi e laureati dell’Ateneo.


Spin-A e Starterello sono i due progetti selezionati localmente nel corso della competizione “Start Cup MoRe Business Plan Competition”, organizzata nell’ambito dell’Ateneo in collaborazione con le Province di Modena e Reggio Emilia, per scegliere i migliori progetti di impresa innovativa elaborati a livello di territorio.

La premiazione delle idee imprenditoriali più originali, selezionate tra le vincitrici delle varie Start Cup italiane locali, tra le quali “Start Cup MoRe”, promosse dalle università italiane, si terrà nel corso del PNI “Premio Nazionale per l’Innovazione” che si terrà giovedì 27 novembre 2008 a Milano.

“La partecipazione dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia al PNI – dichiara il prof. Sergio Fonda, delegato del Rettore alle attività connesse al trasferimento tecnologico – conferma la vivacità intellettuale e imprenditoriale dei giovani ricercatori dell’Ateneo. Questa è la terza edizione a cui ci presentiamo, sempre con idee innovative di grande valore, tanto che due di queste hanno avuto poi un concreto seguito con la costituzione di spin off universitarie. Possiamo ritenerci soddisfatti, perchè l’impegno verso il territorio assunto dall’Ateneo e portato avanti dall’Industrial Liaison Office, in particolare, trova ancora una volta compimento. E questo grazie anche alla sinergia che si è creata con la Provincia di Modena e quella di Reggio Emilia nella realizzazione della Start Cup MoRe”.

In particolare il progetto Spin-A, presentato da un ricercatore e un professore del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione, riguarda la costituzione di un’impresa specializzata nel campo delle telecomunicazioni. In particolare, l’impresa si occuperà della realizzazione di infrastrutture in grado di mettere in comunicazione tra loro diverse apparecchiature elettroniche, tramite l’installazione di circuiti elettronici costruiti con una tecnologia integrata in silicio a basso costo. Grazie ad essi, tutte le apparecchiature elettroniche connesse alla rete elettrica saranno potenzialmente in grado di comunicare, scambiando dati ad alta velocità fra di loro ed evitando il ricorso a cavi dati o reti wireless.

Il progetto Starterello, invece, è stato presentato da giovani laureati in Biotecnologie industriali e dottorandi dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, e si propone la costituzione di un’impresa biotecnologica operante nel settore alimentare, in grado di rispondere ad un vasto orizzonte di necessità, quali: garantire l’assistenza tecnico-scientifica necessaria allo sviluppo del processo produttivo; realizzare un servizio di problem solving su richiesta e per ogni tipo di problematica relativa all’impiego degli starter; fornire un servizio di ricerca e sviluppo di starter selezionati in base alle richieste del cliente; certificare, ed eventualmente produrre, starter microbici adeguati al tipo di prodotto che l’azienda desidera realizzare.