I primi fiocchi di neve che stanno imbiancando le nostre città sono dovuti, secondo l’Osservatorio Geofisico del Dipartimento di Ingegneria dei Materiali e dell’Ambiente dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, a una depressione con minimo principale sull’Estonia e ad un minimo secondario in formazione e rapido transito sul Mar Tirreno. Tale depressione è alimentata dall’aria fredda convogliata da un anticiclone presente sul Nord Atlantico.

“L’aria fredda affluita – affermano gli esperti dell’Osservatorio universitario Luca Lombroso e Marica De Leva – non ha fatto altro comunque che riportare le temperature a valori più consoni alla stagione, solo lievemente più bassi. Oggi, curiosamente alle ore 4.00 si è osservata una temperatura di 6.9°C che risulta la massima della giornata, mentre alle ore 12.00 il termometro è sceso al valore minimo odierno, a soli +2°C. questo significa che è stato più caldo di notte che di giorno, un andamento che può apparire bizzarro, ma non è raro quando arrivano masse d’aria dal polo nord”.
Nei prossimi giorni l’anticiclone tenderà ad espandersi fino a giovedì, per poi lasciare spazio a una nuova depressione nel fine settimana, ma stavolta di origine afromediterranea.

Le previsioni formulate dall’Osservatorio Geofisico di Modena indicano per martedì 25 novembre un nuovo aumento della nuvolosità per il “ritorno da est” con le montagne spesso avvolte da nubi e nebbie e qualche debole nevicata (pochi cm) oltre i 600-800 m. In pianura le precipitazioni saranno assenti o si avranno sporadici piovaschi.

Mercoledì 26 novembre la giornata vedrà ampi rasserenamenti, con gelate mattutine rese insidiose, in pianura, da banchi di nebbia e sole splendente in Appennino.

Giovedì 27 novembre sarà una giornata serena, specie in montagna: mattina con gelate e ancora occasione per banchi di nebbia in pianura.
Secondo i meteorologi sarà possibile un peggioramento nella giornata di sabato, con nuove nevicate in Appennino, ma indicazioni più dettagliate sarà possibile formulare solo più avanti.
Le temperature saranno in diminuzione nelle minime, con gelate specie da mercoledì, quando i termometri scenderanno verso i -2/-4°C in campagna, dove si aggiungerà l’insidia nebbia, mentre in montagna si raggiungeranno i -5°C, con cieli limpidi.
“Il freddo e la neve precoce di questi giorni non sono per nulla anomali – conclude Luca Lombroso -. Le sofisticate analisi di frequenza pubblicate nel libro dell’Osservatorio indicano proprio la ricorrenza dei primi assaggi dell’inverno attorno a San Clemente. Da qui il motto ‘A San Clemente l’inverno mette il dente’.