“La pulizia meccanica delle strade di Modena costa 27,30 euro l’ora nei festivi e 24,75 euro nei feriali. Lo spazzamento manuale a cura degli addetti delle cooperative sociali costa invece 21 euro. Queste sono le cifre che il Comune paga a Hera per questi servizi. Il servizio domenicale di raccolta rifiuti e trasporto nella discarica è eseguito da personale di Hera e non delle cooperative sociali”. Così l’assessore all’Ambiente del Comune di Modena Giovanni Franco Orlando ha risposto, in una delle passate sedute del Consiglio comunale, all’interpellanza presentata dal consigliere Baldo Flori di Modena a colori.

Flori ha chiesto “che fine fanno i contributi elargiti dal Comune di Modena ad Hera per lo spazzamento delle strade”, affermando che “per lo spazzamento delle strade cittadine sembra che il Comune di Modena versi ad Hera un contributo orario di 96 €, che dovrebbe coprire l’insieme dei costi necessari per effettuare il servizio. Hera non effettua il servizio direttamente ma lo appalta al Consorzio delle Cooperative sociali, sembra con un corrispettivo di 52 euro all’ora, quindi con un vantaggio pari a ben 44 € all’ora”. Il consigliere ha chiesto di sapere se “sono reali queste cifre che il Comune corrisponde ad Hera” e “quale onere complessivo rappresentano per le casse comunali”. Ha inoltre posto l’accento sui vincoli “imposti dalla nuova legislazione europea che impone l’uso di attrezzature tecnologicamente avanzate e di personale più qualificato, per cui la cifra, molto contenuta, corrisposta da Hera rischia di mettere in ulteriori difficoltà le cooperative che pure svolgono da anni questo servizio”.
L’assessore ha precisato nella risposta che “la cifra di 96 euro indicata dal consigliere riguarda il riepilogo dei costi dei servizi svolti da Hera: servizio domenicale di raccolta rifiuti, trasporto in discarica eseguito da personale Hera, e infine il servizio di pulizia delle strade. Pertanto, non esiste alcuna “cresta” sui servizi effettuati dalle cooperative sociali”.

L’assessore ha definito “molto più impegnativa e delicata la seconda questione posta dal consigliere, ossia gli specifici requisiti tecnici richiesti dal 2010 anche alle cooperative in termini di qualificazione e di partecipazione alle gare di appalto. Hera e il Comune stanno verificando quali percorsi possano essere seguiti per garantire, contestualmente, maggiore competitività alle cooperative e pari condizioni di accesso agli appalti in tema di servizi pubblici. A conferma degli sforzi sin qui fatti – ha concluso l’assessore – si segnala che il dato tendenziale fornito da Hera per gli anni 2006/2008 mostra un progressivo aumento e non una diminuzione del personale delle cooperative sociali impiegato da Hera nell’area ambiente”.
Nel dibattito è intervenuto Sergio Celloni (Pl), affermando: “credo che ci siano delle discriminazioni tra le cooperative. Chi non dispone di alcune apparecchiature resta escluso dai bandi”. Davide Torrini (Udc) ha osservato che “le cifre riportate si discostano molto dai costi orari del personale delle cooperative sociali”. Adolfo Morandi (Fi-Pdl) ha definito “insoddisfacente” la risposta e sottolineato “i problemi legati alla catena di cooperative sociali impegnate in servizi pubblici”.

Flori ha replicato: “molto probabilmente l’apporto delle cooperative sociali sarà in futuro fortemente ridimensionato. Ci chiediamo però come mai c’è uno scarto così grande tra la cifra dello spazzamento di Hera e quella delle cooperative sociali”.
L’assessore Orlando ha precisato che “ci sono costi diversi da quelli ricordati nell’interrogazione, focalizzata sui servizi domenicali di raccolta e spazzamento. I servizi gestiti dalle cooperative sociali sono di spazzamento manuale, quindi si tratta di due cose diverse”.