Nel 2008 7.000 persone hanno visitato il museo di Spilamberto dedicato al prezioso “nettare” di Modena: il 40% sono stranieri, soprattutto americani. Grazie all’impegno della Consorteria dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena cresce l’attenzione verso un prodotto d’eccellenza del territorio emiliano, sempre più conosciuto all’estero. Il museo accoglie i visitatori anche nel periodo natalizio.

Sono oltre 7.000 le persone che nel corso del 2008 hanno varcato la soglia di Villa Fabriani a Spilamberto (Mo) per visitare il Museo dell’Aceto Balsamico Tradizionale e conoscere da vicino la storia di un prodotto unico, tutto modenese.
I visitatori, circa il 12% in più rispetto allo scorso anno, sono arrivati da ogni parte d’Italia e del mondo: basti pensare che il 40% è straniero e di questi quasi la metà proviene dagli Stati Uniti (sono americani il 43% dei visitatori stranieri, circa il 20% del totale). E’ alta anche la percentuale dei visitatori tedeschi (il 14% degli stranieri, circa il 6% del totale), francesi (il 10% degli stranieri, il 4% del totale) e svizzeri (4% degli stranieri), ma non mancano curiosi e buongustai provenienti da Gran Bretagna, Olanda, Austria e Spagna. Sono arrivati persino dal Giappone per conoscere i segreti del prezioso “nettare nero” (il 2% dei visitatori stranieri).
Il museo rappresenta la porta d’ingresso al mondo del Balsamico Tradizionale, prodotto che ha ottenuto il marchio Dop della Commissione Europea nel 2000: attraverso le sue sale è infatti possibile conoscere le caratteristiche tecniche, gli oggetti legati alla produzione, gli aromi, i profumi e i gusti di questo inimitabile prodotto.

I dati testimoniano il crescente interesse internazionale verso un’eccellenza del territorio modenese, un prodotto che riassume in sé la storia di un lembo di Emilia.
Per dare a tutti la possibilità di accostarsi alla tradizione, quest’anno il Museo dell’Aceto Balsamico Tradizionale rimane aperto anche per tutto il periodo natalizio, a eccezione del 25, 26 dicembre e del 1 gennaio. L’orario di visita al museo è dal martedì alla domenica dalle 9.30 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00, è chiuso il lunedì. E’ inoltre possibile prenotare visite guidate.

Le novità della Consorteria, scrigno di una tradizione unica al mondo
Il 2008 è stato un anno di novità per la Consorteria dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, l’associazione – attiva dal 1967 – che si propone di promuovere e sostenere la tutela e la valorizzazione del prezioso prodotto. La Consorteria da poco svolge anche una funzione di “ospitalità” nei confronti di batterie di aceto particolarmente pregiate: l’acetaia sociale da qualche mese si è arricchita di una nuova batteria dello chef Massimo Bottura, dell’Osteria Francescana di Modena, che ha recentemente conquistato il primato – condiviso con altri tre locali – di miglior ristorante d’ Italia, assegnato dalla Guida de L’Espresso. Qui, inoltre, è lasciata a balia una batteria di Balsamico Tradizionale appartenente a Slow Food, che l’associazione si è aggiudicata lo scorso anno nel corso della prima grande asta internazionale dedicata al prodotto e battuta da Sotheby’s, la più antica casa d’aste al mondo. La Consorteria tutti gli anni, seguendo la migliore pratica di conduzione, provvede a prelevare il giusto quantitativo di prodotto dalle batterie ospiti e a inviarlo ai proprietari. “Queste collaborazioni prestigiose testimoniano l’impegno della Consorteria per diffondere la cultura del prodotto nel rispetto assoluto della tradizione – conferma Luca Gozzoli, Gran Maestro della Consorteria – In questi anni abbiamo saputo accompagnare la crescita del Balsamico Tradizionale e soprattutto tutelarlo dalle contraffazioni, rischio principale nella commercializzazione. Ma il nostro scopo è anche quello di valorizzare alcuni aspetti della cultura locale e suscitare emozioni. Come quelle che scaturiscono, ad esempio, dall’osservare la batteria di vaselli in perfetta attività custodita nell’acetaia sociale, che porta il peso e la polvere di due secoli di storia, essendo appartenuta proprio ai signori Fabriani di Spilamberto”.
Va in questa direzione anche la recente nomina di dieci nuovi Maestri assaggiatori: il prestigioso titolo viene rilasciato dalla Consorteria a coloro che, a 8 anni dal titolo di Allievo assaggiatore e con almeno 80 assaggi all’anno, superano il severo esame previsto dalle norme. Ai 120 Maestri spetta il compito di guidare i tavoli di assaggio nel corso dell’annuale gara del Palio di S. Giovanni, riservata ai campioni di Aceto Balsamico Tradizionale prodotti nei territori degli antichi domini estensi. Sempre i Maestri accompagnano la crescita degli aspiranti Allievi assaggiatori nel percorso di degustazione e alcuni di loro contribuiscono a certificare, presso la Camera di Commercio, il rispetto dei canoni per la produzione di Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Dop.

Infoline: Museo dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, tel. 059/781614
Consorteria dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, tel. 059/785959.