Alla luce dell’annuncio dato dal sindaco di Spilamberto, Francesco Lamandini, di convocare per martedì 16 dicembre il Consiglio Comunale per “prendere atto” dell’esito della conferenza dei servizi svoltasi nelle settimane precedenti per esaminare le varianti all’accordo di programma stipulato nel 2004 a proposito degli interventi immobiliari da realizzare nella vasta area dell’ex Sipe, Vittorio Molinari, responsabile provinciale ambiente e territorio di Sinistra Democratica, ha dichiarato: “Ora, con la presa d’atto, si vuole delegare in bianco il Sindaco a sottoscrivere un nuovo accordo di pianificazione con la proprietà del terreno, la Green Village S.p.A..

Questa procedura si caratterizza per la sua eccessiva fretta, forzando al limite le procedure amministrative e la normativa in materia, tanto che crediamo sia opportuno farne oggetto di esame legale al quale, senz’altro, procederemo. La fretta – ha proseguito Molinari – risulta dal fatto che la Provincia affronterà il tema solo in sede di approvazione del PTCP, lo strumento che nella sua versione attuale (in corso di approvazione) prevede la possibilità di costruire un area commerciale di 11.000 metri; il comune di Vignola non ha ancora convocato il proprio consiglio, mentre il comune di Svignano sul Panaro, prevede l’analogo argomento per giovedì 18”.

Il responsabile ambiente e territorio della Sinistra Democratica ha proseguito: “Ricordiamo anche che le principali associazioni delle imprese commerciali e artigianali hanno anche in questi giorni ribadito la loro contrarietà al progetto in esame; da questo fronte si è sfilata Legacoop, reazione attesa dopo che la IGD S.p.A. che del movimento cooperativo fa parte, si è a sua volta ritirata dall’acquisto del terreno.

Infine, ribadisce quanto già esplicitato con l’iniziativa del consigliere regionale, Massimo Mezzetti, che ancora attende risposta: prima che le pubbliche amministrazioni, concludano accordi, diano autorizzazioni e facciano ingenti investimenti di denaro pubblico, vogliamo sapere chi c’è dietro le società fiduciarie, anche riconducibili a paradisi fiscali, che detengono, direttamente e indirettamente, la quasi totalità del capitale della Green Village S.p.A.”

Sinistra Democratica – Modena

Ambiente e territorio