Fuori luogo e incomprensibile. Sono le parole con cui il segretario provinciale della Cisl Francesco Falcone reagisce alla proposta lanciata oggi da Confindustria Modena di aprire un tavolo sulla crisi senza i sindacati.

«Siamo di fronte a un rigurgito di arroganza confindustriale – afferma Falcone – L’attuale gravissima crisi economica è un problema che riguarda tutta la comunità e, pertanto, le risposte dobbiamo cercarle tutti insieme. È fondamentale decidere insieme come resistere alla crisi, come uscirne e come farsi trovare pronti quando la tempesta sarà passata. Sorprende – continua Falcone – che Confindustria proponga un tavolo sulla crisi quando lei stessa ha aderito a un’analoga iniziativa della Provincia che sarà formalizzata con un accordo venerdì prossimo 19 dicembre. Se ha cambiato idea lo dica, assumendosene la responsabilità. Invece di escludere le parti sociali dal tavolo sulla crisi, gli industriali modenesi dovrebbero attivarsi per favorire il credito alle imprese, visto che sono ben rappresentanti nei cda delle banche. La gestione di questa crisi non richiede sparate ad effetto, bensì un grande senso di responsabilità. Mi auguro, pertanto, – conclude il segretario provinciale della Cisl – che Confindustria Modena si renda conto che c’è bisogno anche del contributo dei sindacati».