Con preoccupazione leggiamo alcune notizie recenti:
1) una interrogazione della Lega Nord dove si chiedono lumi rispetto alla non chiara vicenda dell’ assunzione di alcuni dirigenti comunali.
2) Il Consigliere Cardone denuncia che il Consiglio Comunale, il primo organo democratico è di fatto esautorato.
3) Un dirigente del PD, Giovannelli parla di questione morale nel PD a livello nazionale chiedendo di fatto trasparenza anche a livello locale.

Sassuolo è governato da un monocolore PD. Non vogliamo trovare per forza trame o disegni ma ci sentiamo di affermare che chi sta chiedendo legalità e rispetto delle regole debba perlomeno garantire legalità e trasparenza da parte sua, per cui ci aspettiamo risposte chiare, precise e sollecite.

Direttamente riguardo allo sgombero:
sinceramente con le premesse create dall’ormai famosa ordinanza del 4 Dicembre scorso e l’ultimatum del Sindaco: entro il 6 Gennaio fuori tutti o si passerà allo sgombero coattivo, ed ora, dopo un mese di colpevole silenzio da parte della amministrazione, leggiamo con piacere che “ci sarà un impegno per il ricollocamento degli abitanti”. Certo, per non creare conflitti e tensioni lo avessero detto subito, sarebbe stato meglio…


Pur non condividendo i criteri di ricollocamento ed altro, ci sentiamo un attimo più sereni, un attimo più lontani dalle incresciose e incivili scene viste durante lo sgombero forzato: persone, famiglie, donne e bambini, portati via a forza dalla loro casa, quando la loro unica colpa era abitare lì…
Non capiamo però il colpo di teatro di informare di queste cose solo ora: siamo per una politica trasparente e chiara che dica fino in fondo cosa si vuole fare. Per cui ci sta bene che tutti i nuclei famigliari e i residenti vengano ricollocati e vigileremo perché ciò avvenga, però non ci piace questo modo di gestire le cose, teatrale appunto.
Ricordiamo che rimane aperto il problema umano ed economico dei negozianti operanti in quello stabile a cui una soluzione va trovata e velocemente; come continuità deve essere data a quelle attività perfettamente in linea col Documento Finale del Comitato Tecnico Scientifico su Braida pubblicato nel maggio 07, ci riferiamo alla attività in loco della Coop.va Sociale Indaco e dello Spazio Duplex, dove in otto mesi di attività hanno avuto luogo una quindicina di eventi, praticamente a costo zero, che hanno visto protagonisti artisti e scrittori a livello nazionale e con una notevole e qualificata partecipazione.


Rimane il problema della moschea tuttora irrisolto, salvo anche qua colpi di scena dell’ultima ora, ma se la situazione rimane la stessa ribadiamo che è un fatto veramente incivile.
Chiediamo sia chiarita da parte dell’Amministrazione, cosa vuol dire “procedere al risanamento dello stabile” cioè se vuol dire andare verso la prima soluzione proposta dagli esperti di “Qualità Urbana e Sicurezza” del Politecnico di Milano nel già citato studio su Braida commissionato dal Comune e cioè: “Riqualificazione dell’edificio attuale con mantenimento commercio al piano terra e funzione residenziale ai piani superiori” o verso la “demolizione e ricostruzione” cosi giudicata dagli stessi esperti: “questa alternativa richiede tempi lunghi, che male si conciliano con l’urgenza di intervenire per frenare l’inizio di decadimento del quartiere Braida”.


Chiediamo chiarezza e trasparenza su tutte queste vicende, perché spesso non capiamo il politichese e pensiamo di non essere gli unici.
Una ultima riflessione rispetto al rogo doloso dell’altra notte: non è che ci stiamo concentrando troppo, nel bene o nel male, su un unico quartiere e la piccola criminalità mentre i problemi della legalità, della sicurezza e dell’integrazione passano attraverso tutta la città e purtroppo anche attraverso infiltrazioni mafiose di varia origine?


“La casa della Sinistra del Distretto Ceramico”