E’ il dubbio che sta assillando diversi cittadini del Quartiere Braida che da alcuni giorni hanno notato un viavai continuo di agenti della Polizia Municipale che, armati di macchina fotografica, pare siano alla ricerca di locali idonei dove spostare le attività economiche attualmente allocate al piano terra del palazzo di via Circonvallazione 189. Come si ricorderà le suddette attività dovranno sgomberare entro domani, 6 gennaio, come previsto dall’ordinanza emanata dal sindaco Grazia Pattuzzi il 4 dicembre scorso.

Al momento sarebbero stati individuati due negozi in cui far spostare la “Macelleria del Frignano” e la rosticceria che si trovano nel palazzone di Braida e che pare siano dello stesso proprietario. Tecnici comunali e Vigili avrebbero attivato contatti con i proprietari di due negozi vuoti che si trovano proprio di fronte alla rotonda di via Braida, a poca distanza dalla chiesa.
Secondo quanto si è saputo dai residenti il locale di una vecchia macelleria dovrebbe ospitare la “Macelleria del Frignano”, il proprietario, Renato Nora, avrebbe già dato la propria disponibilità; diversa invece la posizione del titolare del secondo negozio, Sergio Sgarbi, che non ha intenzione di affittare il locale agli stranieri: “da commerciante sono capace di fiutare un affare ma per coerenza non gli affitterò il negozio”.
I residenti sono quindi sul piede di guerra sia per il metodo con cui pare sia stata gestita la vicenda (ritengono infatti discutibile che siano rappresentanti del Comune e della Polizia Municipale a cercare sistemazione per locali commerciali che dovrebbero affidarsi al libero mercato) sia per il risultato che comporterebbe: la permanenza dei negozi nel quartiere. Pare inoltre che la zona suddetta sconti già diversi problemi, tra l’incrocio con la circonvallazione e il cartello Fiorano via Braida conta sette serrande di negozi abbassate. “Prima siamo stati penalizzati dai lavori di realizzazione – lamenta un commerciante – poi dobbiamo assistere a questa nuova iniziativa che non farà altro che deprezzare ulteriormente il valore delle nostre attività”.


Il Comitato Quartiere Braida ha anche diffuso un volantino di cui riportiamo il testo integrale:

“…A.A.A. NEGOZIO CERCASI!!!
…Molti di voi probabilmente avranno visto, nei giorni scorsi, gli uomini della Polizia Municipale (Comandante compreso!!!) aggirarsi furtivamente per Braida armati di macchina fotografica; in molti si sono chiesti quale importante indagine stessero svolgendo i nostri solerti Vigili anche perché, l’alone di mistero che circondava tutta l’azione, contribuiva a rendere decisamente interessante la vicenda… Purtroppo per Braida però, la realtà dei fatti sembra rivelarsi in questi giorni in tutta la sua desolazione!!!
Nessuna indagine complicata, nessun appostamento anticrimine, nessuna azione preventiva, neanche un a misera multa, a quanto apre, gli uomini della Municipale stavano semplicemente cercando un locale dove trasferire la macelleria-rosticceria islamica che attualmente si trova nel celeberrimo palazzone di via Circonvallazione 189.
In tutta questa vicenda le cose che inquietano sono molte, 3 in particolare:
– Siamo sicuri che il compito della polizia municipale sia quello di girovagare per Braida cercando locali dove trasferire attività commerciali private?
– Come mai, dopo tante belle parole, le affannose ricerche dei vigili si sono comunque concentrate all’interno del quartiere Braida?
– Chi dovrà farsi carico delle spese derivanti dalla ristrutturazione e dalla messa a norma del locale individuato, dal momento che nonostante abbondino i negozi sfitti a Sassuolo, si sia optato per un locale che necessita di diversi interventi?
Abbiamo sentito, fin troppo spesso, parlare di “riqualificazione” del Quartiere Braida e, per fare ciò la stessa amministrazione comunale ha più volte ribadito la necessità di alleggerire la presenza di cittadini stranieri all’interno del quartiere; in quest’ottica tutti abbiamo applaudito all’ordinanza di sgombero del palazzo di via circonvallazione 189 firmata dal sindaco agli inizi di dicembre.
D’altra parte però sembra che lì’amministrazione comunale, si stia impegnando parecchio per mantenere le attività commerciali gestite da stranieri all’interno del quartiere Braida ( non si parla quindi più di libero mercato dal momento che è la stessa amministrazione comunale e ricercare gli immobili e quanti ad indirizzare le scelte dei luoghi dove insediare tali esercizi commerciali) e tutti noi sappiamo cosa comportano certi tipi di attività: assembramenti di persone a tutti gli orari del giorno e della notte con bivacchi, urla, schiamazzi e persone di dubbia fama, spesso provenienti da fuori comune, che si mimetizzano tra gli avventori regolari.
Ecco quindi cosa l’amministrazione comunale, supportata da chi affitta questi locali fatiscenti per interessi personali, sta preparando per Braida: un nuovo ghetto, soltanto in una nuova posizione, più centrale, proprio di fronte alla chiesa!
Comitato Quartiere di Braida”