Il 2009 si è aperto, e prosegue, all’insegna della neve: dopo la nevicata di Capodanno, in cui si sono osservati 4 cm di neve, sono seguite giornate fredde, apparentemente d’altri tempi, ma in realtà per nulla straordinarie, almeno finora e nella nostra zona, sia in pianura che in Appennino. Il giorno più freddo, il 5 gennaio, ha segnato una minima di -3.7°C in città e attorno ai -6,-8°C in aperta campagna, temperature simili e anche più basse si ritrovano già nel 2006, ma anche 2000, 2002, 2003, 2004, 2005 non solo nel passato.

Se poi andiamo a leggere la è ricca “cronaca dei grandi inverni” nel libro “l’Osservatorio di Modena: 180 anni di misure meteo climatiche, Edizioni SMS e Fondazione Cassa di risparmio di Modena”, ci rendiamo subito conto che probabilmente i nostri nonni avrebbero considerato il 2009 un inverno dolce tanto sono numerosi gli inverni con temperature più basse.

Ma venendo alla situazione in corso, l’attenzione va ora posta all’azione della depressione Mediterranea che, alimentata dall’aria molto fredda convogliata dall’anticiclone “Angelica” sta determinando copiose nevicate sul nordovest e, da qualche ora, deboli-moderate nevicate anche nel Modenese e Reggiano. La perturbazione che ci coinvolge è un fronte caldo e questo se da un lato consentirà, in giornata, un aumento di temperatura che nella bassa e media pianura determinerà il passaggio a pioggia, accentuerà i fenomeni che, sia pure in modo irregolare, proseguiranno nella giornata di giovedì.

Sarà quindi l’espansione di “Angelika”, il freddo anticiclone europeo che ha portato i termometri a valori veramente polari in Germania, a portarci una stabilizzazione del tempo, ma anche una diminuzione di temperatura e nuove giornate di nebbia brinosa con temperature decimante basse, anche fino a -6,-10°C in aperta campagna.

Freddo, neve, gelo, – spiega Luca Lombroso dell’Osservatorio Geofisico dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia- ci stanno forse cogliendo di sorpresa, così come le notizie della ripresa dei ghiacci artici; non dobbiamo però confondere tempo e clima, che sono due cose simili ma allo stesso tempo diverse come le facce della stessa medaglia: tempo è ciò che si prende tutti i giorni e si prevede a breve termine (pochi giorni) e clima è ciò che ci si aspetta in base al passato nonché gli scenari del futuro. E in questi giorni prendiamo neve e freddo, come lecito aspettarci a gennaio, anzi in passato queste ondate erano molto molto più intense e durature di oggi. Mentre come tendenze future lontane (decenni) nulla smentisce la tendenza al riscaldamento globale, ciò nonostante ovviamente d’inverno farà sempre più freddo che in estate così come il Polo nord sarà sempre più freddo dei tropici!”Previsioni:
Oggi mercoledì 7 gennaio giornata nevosa praticamente su tutto il modenese e Reggiano, con deposito di 3-10 cm in pianura, fino a 15-20 nelle zone al confine fra Reggio e Parma; nel pomeriggio dopo una fase di infittimento della nevicata, in alcune zone di media e specie bassa pianura passaggio a pioggia o pioggia-neve, mentre nella pedemontana e Appennino proseguirà a nevicare anche nella serata e, con qualche sosta, anche nella mattinata di domani giovedì 8 gennaio quando anzi potranno riprendere deboli nevicate fra la collina e la pedemontana e piovaschi misti a nevischio in media-bassa pianura, con le città al limite delle zona fra pioggia e neve.

Nella notte fra giovedì 8 e venerdì 9 ampi rasserenamenti che verso l’alba saranno rimpiazziati da banchi di nebbia brinosa e gelida, con temperature minime in sensibile diminuzione, sui -4,-6°C in pianura e sui -8°C in Appennino; possibile giornata di gelo senza disgelo (temperature massime in pianura localmente inferiori a 0°C).
Molto freddo, specie in pianura e nelle valli e conche Appenniniche, sabato mattina quando localmente in aperta campagna non sono esclusi valori sui -7,-10°C, valori poco frequenti negli ultimi anni, ma non infrequenti in un passato nemmeno troppo lontano.


Fonte: Osservatorio Geofisico Modena