L’Africa continua a chiamare e lo fa sempre più forte. Per conoscere la cultura africana insieme agli africani, per approfondire tematiche importanti legate all’immigrazione, per condividere momenti di festa e di sport, ma anche per approfondire la conoscenza della realtà modenese, dal 21 febbraio al primo marzo a Modena c’è “Baden ya” che in lingua bambara significa “La fratellanza”.

La manifestazione, che è organizzata dall’associazione Yelen (Speranza) con il patrocinio di Comune, Provincia di Modena, Regione Emilia Romagna e il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, giunge alla quarta edizione. Ricchissimo il programma della dieci giorni che prende il via sabato con una giornata di riflessione sulla sicurezza del lavoro e vedrà alternarsi giornate di integrazione e spettacolo con proiezioni cinematografiche, musiche e danze, a giornate di riflessione e solidarietà. Baden ya avrà infatti anche una finalità solidale: il ricavato dello spettacolo Kohlhaas, che si terrà lunedì 23 all’auditorium della Fondazione M. Biagi (prevendita biglietti tel. 059 210097), servirà a finanziare la costruzione di un pozzo d’acqua in Mali. Torna anche quest’anno il torneo di calcetto che porterà in campo otto squadre, tra cui amministratori e operai, questurini e stranieri; mentre tra le novità 2009 ci sono gli incontri dedicati alla testimonianza di chi in Africa ha fatto un’importante esperienza di vita e lavoro. Inoltre, durante tutta la durata della manifestazione, presso la Tenda di viale Molza sarà allestita la mostra di scultura, pittura e incisioni dell’ivoriano Aimé Roger-Blè.

Tanti i luoghi di questa edizione di Baden ya: oltre alla Tenda, la sede dell’Inail, la polisportiva Saliceta San Giuliano, l’auditorium della Fondazione M. Biagi, la Facoltà di Economia dell’Università e il ristorante Fusorari.

Alla realizzazione di Baden ya, hanno collaborato Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, il Fotomuseo Giuseppe Panini, l’Inail di Modena, la Tenda, Fusorari e TRC Telemodena.