“L’organico delle Forze dell’ordine si è di fatto ridotto, e il Governo non ha mantenuto l’impegno ad inviare a Modena 25 agenti in più. Le forze arrivate sono state a malapena sufficienti per saldare il turn over, senza nessun saldo positivo”. Lo ha detto in Consiglio comunale il sindaco di Modena Giorgio Pighi, rispondendo all’interpellanza presentata dal capogruppo del Pd Michele Andreana, sul tema “Vogliamo i venticinque agenti in più. Il governo rispetti gli impegni e non inventi scuse. È vero che gli agenti di polizia di Stato sono meno di cinque anni fa?”.


Michele Andreana ha chiesto al Sindaco “cosa pensa della dichiarazione del Ministero dell’interno sul turnover degli agenti che avrebbe azzerato l’impegno di inviare 25 uomini aggiuntivi rispetto all’organico, se risponde a verità che il personale della polizia di Stato andato in pensione non è stato rimpiazzato, se il numero di uomini della polizia presenti a Modena è addirittura inferiore a quello di cinque anni or sono, se è vero che altre città hanno ottenuto dal ministro dell’interno una massiccia assegnazione di personale, e perché Modena non è stata inserita fra tali città e quali ragioni portino il ministero a ritenere, da quando è in carica l’attuale Governo, che Modena non ha più bisogno di un trattamento straordinario, come è avvenuto per altre città”.
Pighi ha precisato che: “a Modena non si ricorre alle ronde, alla presenza dei militari, né alle classi differenziali per bambini stranieri. Credo che i cittadini siano consapevoli che è il Governo ad essere inadempiente rispetto all’invio dei 25 agenti. Su alcune cose solo le Forze dell’ordine sono chiamate a dare risposta e bisogna fare in modo che i colpevoli di reati vengano assicurati alla giustizia. Porteremo davanti ai modenesi questi fatti”.
Nel dibattito, Andrea Galli di An – Pdl ha commentato: “volete i 25 agenti che il governo Prodi ha promesso e non ha inviato. L’attuale Governo ha risposto che farà quello che riesce e ha comunicato che per Modena al momento non ha agenti da inviare. Chi è il bugiardo, chi non ha risorse e non ne manda, o invece il Comune, che inaugura un ufficio di Polizia Municipale e lo tiene sempre chiuso?”
Mauro Manfredini, Lega Nord, ha detto: “lo scopo delle ronde era quello di sensibilizzare le istituzioni a fare più controlli sul territorio. Ci sono delle responsabilità: i sindaci della Lega sulla sicurezza battono i pugni. È chiaro che non si può fermare chissà cosa, ma la microcriminalità si può fermare. Vi siete già dimenticati dell’indulto”.
Sergio Rusticali del Ps ha osservato: “sul tema della sicurezza c’è stato un taglio dei fondi. Lo dicono tutti, da Roma a Modena. Sul tema della giustizia c’è un taglio di risorse è riconosciuto da tutti, non è un’invenzione del Sindaco. A Modena mancano 25 agenti e al G8 in Sardegna Modena dovrà contribuire con 20 agenti per cui si riduce il controllo sul territorio. Milano è uguale, anche Verona ha i suoi problemi, come Roma”.

Andrea Leoni, Fi-Pdl, ha dichiarato: “i 25 agenti sono arrivati, ce l’avevano detto non solo i giornali ma anche i comunicati stampa. Il patto firmato a luglio in pompa magna era una mezza truffa, lo è stato perché il sindaco non ha visto la clausola che diceva che erano 25 punto, e non in aggiunta. Ad ora mi risulta che il bilancio sia in positivo di 3 unità. Se firmate delle cose per fare passerella e poi non siete in grado di sostenerle dovreste porvi dei problemi. L’organico della Polizia di stato è in pari”.
Sergio Celloni, Popolari liberali, ha aggiunto: “è chiaro che 25 agenti sono importanti. Il sindaco comunque può avvalersi dello strumento delle ordinanze: ad esempio, su come vanno gestiti i parchi o sul censimento degli extracomunitari”.
Secondo Fausto Cigni, Pd, “il problema sicurezza esiste. Un buon politico – ha detto Cigni – per prima cosa si chiede come affrontare la questione. Servono più risorse, ma il Governo ha tagliato tre miliardi e mezzo in sicurezza. Le ronde non servono a niente. Se a Modena ci sono stati 20 mila datori di lavoro che col decreto flussi hanno chiesto lavoratori, dovremmo lavorare”.
Antonio Maienza, Popolari per il centrosinistra, ha aggiunto: “oltre alle carenza d’organico, non dimentichiamo che le volanti della polizia sono in pessimo stato. Tutti questi agenti ancora adibiti nelle Questure a compiti amministrativi devono essere sostituiti da personale civile. Il fenomeno migratorio ha ulteriormente complicato la sicurezza urbana, come evidenziato anche dalla nascita dei comitati cittadini. I modenesi hanno diritto a più sicurezza”.
Achille Caropreso, Pd, ha aggiunto: “dovranno cambiare le leggi che consentono a persone anche colpevoli di reati di restare a piede libero e muoversi tranquillamente sul territorio nazionale. Credo che l’Italia sia il solo paese d’Europa o del mondo dove una persona viene arrestata 4 o 5 volte per lo stesso reato. Vanno cambiati i termini di carcerazione preventiva, le misure alternative alla detenzione, il sistema delle attenuanti: perché vi sono zone dove gli arresti domiciliari sono considerati praticamente equivalenti alla libertà”.
Ubaldo Fraulini, Idv, ha definito il tema sicurezza “troppo importante per essere affrontato in termini di demagogia o di buonismo” e ricordato che “garantire la sicurezza è un compito dello stato e non degli enti locali. Molti agenti sono impegnati in funzioni amministrative che altri dovrebbero svolgere, o in servizi di scorta che durano per anni. Anche i mezzi sono inadeguati, e tutti questi problemi vanno affrontati. La Polizia Municipale deve collaborare, ma non può sostituirsi alla Polizia”.
Alberto Caldana, Pd, ha stigmatizzato “l’atteggiamento della destra che non riesce a vedere i propri errori. Si parla dei clandestini a Modena ma si dimentica che gli sbarchi dei clandestini avvengono altrove, che i clandestini sono aumentati in tutta Italia nonostante i proclami del centrodestra. Assistiamo al fallimento delle promesse di questo Governo, in una situazione che diventa addirittura comica”.
William Garagnani, Pd, ha sottolineato “le carenze in termini di intelligence” e ricordato che “Modena non si rassegna ai tradimenti del Governo: paga le tasse e chiede più agenti. La politica degli annunci dell’attuale Governo ha già creato situazioni pericolose e tratta i clandestini come criminali perseguibili. Il problema riguarda prima di tutto i modenesi, che continueranno a raccogliere firme per avere quello che spetta loro. In secondo luogo, non si piegheranno mai al razzismo. I clandestini vengono a Modena perché c’è lavoro ed è una città civile”.

Michele Barcaiuolo, An, ha detto: “in quest’aula oggi ne ho sentite di ogni. Per la prima volta, dal Partito democratico emerge il fatto che la sicurezza è un problema reale. La strumentalità sia della raccolta firme sia del viaggio a Roma sono evidenti: è iniziata la campagna elettorale per le amministrative, ma è iniziato anche il carnevale. Il centrosinistra cerca di appropriarsi di questi temi a scopo elettorale. Ricordo bene che l’assessore Querzè rivendicava con orgoglio la presenza di stranieri a Modena, superiore alla media nazionale. Io invece credo che questo sia un problema”.
Ivo Esposito di Forza Italia ha affermato: “che il Governo abbia mantenuto le promesse lo dicono i numeri. Comunque il problema dell’Italia non sono gli agenti e le forze di Polizia, ma la certezza della pena: non è possibile che si venga arrestati tre o quattro volte per lo stesso reato. Credo che si debba fare una battaglia comune per il rispetto delle regole, che devono valere per tutti, anche per gli extracomunitari. Serve una giusta politica dei flussi e quelli che entrano devono rispettare il nostro paese”.
Maurizio Dori, Pd, ha osservato: “nei turni delle forze di polizia lo straordinario è all’ordine del giorno. Alcuni giorni or sono, alla Questura, ho visto l’ufficio stranieri. Invito tutti ad andare ad ammirare le centinaia, migliaia di fascicoli di extracomunitari che ogni anno sono obbligati a chiedere il rinnovo del permesso di soggiorno. Ci sono lavoratori che per anni stanno nella stessa famiglia o nella stessa azienda eppure sono obbligati dalla Bossi Fini a continui rinnovi del permesso”.

Michele Andreana, Pd, ha ribadito che “l’interrogazione non intendeva creare una polemica ma solo chiedere chiarezza sulle forze in campo e gli impegni presi. Trovo curiosi gli interventi di alcuni amici del centrodestra. L’Amministrazione comunale ha firmato il patto per la sicurezza di Modena, di cui quest’estate ci sarà una verifica. Il sottosegretario non ha smentito l’impegno preso. Se il governo cambia gli accordi non devono cambiare. Il centrodestra non si rende conto che la Bossi Fini è fallimentare, e continua a fare propaganda xenofoba”.

Il sindaco Giorgio Pighi ha replicato che “gli impegni presi dal Governo sono stati ribaditi. Il sottosegretario Mantovano lo ha detto con chiarezza, anche se ha rimarcato i ritardi organizzativi che hanno rallentato l’arrivo dei 25 nuovi agenti. Mantovano ha anche riconosciuto un secondo elemento: mettendo insieme tutte le Forze dell’ordine a Modena la pianta organica è sguarnita di oltre 100 unità. Comunque erano anni che non vedevo il centrodestra e la Lega giocare così pesantemente in difesa sulla sicurezza. Noi abbiamo aumentato l’organico, portato i turni di notte fino alle 3, aperto la scuola di polizia, cambiato gli strumenti di difesa della Polizia municipale. Il patto per Modena sicura noi lo abbiamo preso molto sul serio”.