L’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia piange la scomparsa del prof. Giorgio Rivalenti, docente di Petrologia e Petrografia alla facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche, Naturali, che nel pomeriggio di martedì 17 febbraio è deceduto presso il Dipartimento di Oncologia ed Ematologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena, dove si trovava ricoverato.

I funerali si svolgeranno domani, giovedì 19 febbraio 2009, alle ore 15.00 nella Chiesa della Beata Vergine Addolorata (via Rangoni 26) a Modena, dove la salma giungerà dalla Camera Ardente allestita presso il Policlinico.

Nato a Modena il 20 luglio 1940 era considerato nel suo campo una vera autorità come dimostrano le sue numerose pubblicazioni scientifiche, quasi un centinaio, molte della quali redatte in collaborazione con eminenti studiosi stranieri.
Si era laureato in Scienze Geologiche presso l’Università degli Studi di Modena nel 1965 e a soli 35 aveva vinto nel 1975 il concorso a cattedra come Professore Ordinario, risultando in quel momento, uno dei più giovani (se non il più giovane) Ordinario in Scienze della Terra, il Dipartimento in cui lavorava e dove tutti lo ricordano.
“E’ troppo presto – afferma il Direttore del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia prof.ssa Daniela Fontana – per ricordare Giorgio Rivalenti come collega, come ricercatore e come docente. Lo faremo in seguito. Per ora, per tutti noi del Dipartimento di Scienze della Terra, c’è il grandissimo dolore per la scomparsa di un amico. Sapevamo da mesi che era gravemente ammalato. Aveva affrontato anche la sua malattia con il rigore, la forza e la freddezza con cui aveva sempre affrontato le sue ricerche. Si era documentato, aveva capito, non si nascondeva niente. Ha continuato a venire a lavorare in Dipartimento fino ad una settimana fà. Era per tutti noi una speranza vedere la porta del suo studio aperta. Non sarà facile abituarsi alla sua mancanza”.
“Ho conosciuto Giorgio Rivalenti 30 anni fa dai banchi di un’aula universitaria dell’Ateneo di Ferrara – afferma il prof. Maurizio Mazzucchelli docente dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia – dove lui si era appena trasferito come Docente di Petrologia e io ero uno studente del Corso di Laurea in Scienze Geologiche. Fin dalle prime lezioni rimasi colpito dall’ ineccepibile rigore scientifico che permeava le esposizioni delle varie ipotesi petrogenetiche e dall’evidente desiderio di conoscere e capire che emergeva quando illustrava i problemi ancora irrisolti. Con quelle lezioni e durante il periodo della mia tesi di laurea mi contagiò letteralmente con quello sviscerato per la ricerca scientifica. La mia decisione di intraprendere la carriera del ricercatore fu la logica conseguenza di come avevo assimilato i suoi insegnamenti. In tutti gli anni, che ci hanno poi visto condividere le ricerche nel campo petrogenetici, questa sua dedizione per la ricerca e l’impegno nel trasmettere il sapere e stimolare la curiosità delle generazioni di studenti, che si sono susseguite, sono entrati a far parte di me. Il dolore che provo per la scomparsa di Giorgio Rivalenti è per me molto lacerante e si unisce a quello dei suoi famigliari. A lenire, almeno un po’, questo dolore sono le testimonianze ricevute da numerosi suoi studenti ed ex studenti e colleghi di lavoro italiani e stranieri. Queste rappresentano la certezza che il ricordo della sua attività non solo non andrà perduto, ma servirà da incentivo a quanti continueranno ad operare in un’istituzione quale quella Universitaria, che, mai come nel momento attuale, necessita di stimoli ed energie positive”.