Una manifestazione dove trionfano il bello e… il buono. E’ questa la novità della XXIII edizione di Modenantiquaria, che prosegue fino a domenica 22 febbraio.

Il bello: su un’area espositiva di 20.000 metri quadri si alternano 200 gallerie con le proposte più prestigiose del mercato antiquario. Sono tre i saloni in cui si articola la kermesse, che forniscono un affresco completo dell’arte antica: la rassegna di pittura Excelsior focalizzata sulla produzione italiana dell’800, Petra con le sue antichità per esterni e Modenantiquaria con i gioielli, le suppellettili e i mobili più rari ed eleganti.

Il buono: per la prima volta i tesori dell’antiquariato sposano l’alta cucina. E’ lo chef modenese dell’“Osteria Francescana” Massimo Bottura il “regista” di tutta la ristorazione interna alla fiera. Per i giorni della manifestazione presso il self-service, il ristorante e tutti i punti ristoro non sono in vendita alimenti preconfezionati, né le “classiche” bibite d’oltreoceano, ma esclusivamente piatti e prodotti di qualità tipici del territorio. I visitatori, dunque, potranno rifocillarsi con tortellini, zampone Modena, mortadella Bologna, prosciutto di Modena, Parmigiano Reggiano, aceto balsamico tradizionale: tutti gli ingredienti utilizzati e i cibi proposti sono un omaggio alla tradizione e provengono da aziende dislocate sul territorio regionale.
Particolare attenzione è riservata ad “Art&food”, il ristorante gastronomico interno al quartiere fieristico: dopo le performance culinarie di Massimo Bottura e di Claudio Sadler del ristorante “Sadler” di Milano, questo fine settimana tocca ad altri tre chef “stellati”: sono Moreno Cedroni, Gennaro Esposito e Filippo Chiappini Dattilo a proporre menù d’autore (in allegato).
Venerdì 20 febbraio l’appuntamento a cena (a partire dalle 20.30) è con la cucina di Moreno Cedroni della “Madonnina del Pescatore” di Senigallia. Lo chef ha recentemente affiancato al suo ristorante di punta la salumeria ittica “Anikò”, il sushi bar “Clandestino” e il laboratorio artigianale sperimentale “Officina”, frutto di una ricerca orientata a produrre marmellate di frutta, salumi e conserve di pesce in scatola privi di coloranti e conservanti.
Sabato 21 febbraio il pranzo (a partire dalle 13.00) è firmato Gennaro Esposito della “Torre del Saracino” di Vico Equense. Tre forchette del Gambero Rosso dal 2003, il riconoscimento dell’Espresso quale migliore ristorante campano nel 2006, doppia stella Michelin dal 2008, la cucina di Esposito si può definire tipica, legata alla tradizione partenopea, ma con combinazioni che ricercano l’originalità.
Domenica 22 febbraio è Filippo Chiappini Dattilo del ristorante “Antica Osteria del Teatro” a Piacenza a chiudere – per questa edizione – l’esperienza di “Art&Food”. E’ nel 1986 che rileva l’ “Antica Osteria del Teatro” e inizia la sua avventura che lo porta all’esaltazione delle risorse agroalimentari della pianura e dei colli piacentini. Conquista subito due stelle sulla guida Michelin, un record ineguagliato per un cuoco italiano che allora aveva solo 25 anni.

Per prendere parte a uno degli appuntamenti con gli chef di “Art&food” è sufficiente prenotare online sul sito di Modenantiquaria, oppure telefonare a studio Lobo al numero 0522/631042.
Modenantiquaria prosegue fino a domenica 22 febbraio ed è aperta al pubblico con i seguenti orari: dal lunedì al giovedì dalle 15.00 alle 20.00, sabato e domenica dalle 10.30 alle 20.00 e venerdì dalle 15.00 alle 23.30.