A chi non ha ancora visitato la XXIII edizione di Modenantiquaria rimane la giornata di domani per recuperare. Fino alle 20.00 di domenica, infatti, si possono ammirare le opere esposte delle 200 gallerie antiquarie presenti a ModenaFiere.

Per chi ama gli arredi, la galleria Capozzi di Genova propone mobili della seconda metà del ‘600, ma anche poltrone e specchiere intagliate e dorate, risalenti alla prima metà del ‘700. Pezzo forte dello stand è un quadro raffigurante l’adorazione dei pastori di Luca Cambiaso, artista cinquecentesco influenzato dal fiorente manierismo genovese. Datata 1560, l’opera è rimasta inedita fino al 1927.



Ad Excelsior si scoprono invece gioielli della pittura italiana di ‘800 e ‘900: la Galleria Colonna espone il “Mercato dei fiori” del pittore napoletano Vincenzo Irolli e quadri di Nicola Palizzi raffiguranti paesaggi e locande. Tra le opere proposte spicca “Lungo il sentiero” di Francesco Paolo Michetta. Il dipinto si lega a una serie di dieci tavolette presentate dall’artista all’esposizione veneziana del 1887. E’ probabile che per questo tipo di lavori l’artista si avvalesse del mezzo fotografico, tecnologia estremamente innovativa per quel periodo.



Imperdibili le mille curiosità di Petra, per arredare il giardino nel modo più elegante, originale e raffinato. Nel padiglione dedicato all’arredo per gli esterni, i visitatori possono trovare pezzi rari, come fioriere e pozzi in ferro battuto realizzati nella seconda metà del XVIII secolo, sovraporte con decorazioni in tempera dell’800 e poi ancora sculture in legno, marmo e tavoli. Presso l’espositore tedesco Jürgen Wiekotte, specializzato in vetrate artistiche, si trova persino una vetrata del 1450 di origine francese: proveniente da una cappella privata, raffigura la crocifissione.



Ultimo appuntamento con gli chef di “Art&food”
Domani, a partire dalle 13.00, il ristorante gastronomico interno alla manifestazione accoglie i commensali che hanno prenotato per il pranzo “d’autore” firmato dal patron della “Antica Osteria del Teatro” di Piacenza: è lo chef Filippo Chiappini Dattilo a chiudere – per questa edizione – l’esperienza di “Art&Food”, con un menù all’insegna dei sapori del territorio.



Si comincia con un aperitivo a base di pancetta della Val Nure, coppa della Val Chero, schiacciata al rosmarino e giardiniera, per proseguire con il medaglione di fegato grasso d’anatra con mostarda senapata d’anguria bianca. Seguono i tortelli dei Farnese al burro, salvia e parmigiano e, come secondo, piccione arrosto di “Viustino 65” con crema di patate di Marito, spinaci novelli e coscetta candita al profumo d’aceto balsamico tradizionale di Modena. Tutto è annaffiato dal Gutturnio e dalla Macchiona dell’Azienda vitivinicola La Stoppa. Il pranzo si chiude in dolcezza con il fondente di cioccolato Guanaja con cuore di visciole e gelato al fior di latte.



Filippo Chiappini Dattilo, 47 anni, rileva l’“Antica Osteria del Teatro” nel 1986 e inizia così la sua avventura piacentina che lo porta all’esaltazione delle risorse agroalimentari della pianura e dei colli piacentini. Conquista subito due stelle sulla guida Michelin, un record ineguagliato per un cuoco italiano che allora aveva solo 25 anni, e nel 2001 viene laureato “Cuoco dell’anno” a Campione d’Italia, da una giuria di giornalisti gourmet.



Informazioni e prenotazioni
Per prendere parte all’ultimo appuntamento ad “Art&food” è sufficiente prenotare on line sul sito www.modenantiquaria.it, oppure telefonare a studio Lobo al numero 0522/631042.



Modenantiquaria prosegue fino a domani domenica 22 febbraio e rimane aperta al pubblico dalle 10.30 alle 20.00.