Positivo effetto Modenantiquaria per la circolazione dei beni culturali in Europa. L’incontro tra il Ministro per i Beni e le attività Culturali Sandro Bondi, e il presidente degli Antiquari Modenesi Confcommercio Enrico Ceci, nell’ambito della XXIII edizione di Modenantiquaria, porta a un riesame delle norme che attualmente rallentano gli scambi dei beni culturali in Europa.


Il Ministro Bondi e il presidente degli Antiquari Modenesi Ceci, hanno infatti concordato sulla necessità di rivedere la norma della legislazione italiana dove prevede una visita di Sovrintendenza, per tutti i beni con oltre 50 anni di vita che devono essere esportati, anche in un Paese comunitario. Il Ministro ha accolto positivamente la proposta, tanto da programmare, a breve termine, un incontro col responsabile dell’Ufficio Legislativo del Ministero, al fine di esaminare la concreta possibilità di un provvedimento legislativo in merito.

Attualmente, sostiene Ceci, per ogni scambio è imposta una pausa forzata di almeno 40 giorni, in attesa che il Ministero esprima il proprio parere, positivo o negativo che sia. Una situazione che impedisce, di fatto, la conclusione di affari, in particolar modo nelle fiere e nei mercati d’arte, dove la trattativa non può che essere molto rapida. Il solo criterio del tempo (50 anni) non ha, di per sé, un significato di effettivo valore dell’oggetto d’arte, afferma Ceci, capolavori di pochi anni, possono esprimere un cospicuo valore commerciale, oggetti di 2 o 3 secoli, possono avere un valore irrisorio.

Da qui la richiesta partita dagli antiquari modenesi, e accolta dal Ministro Bondi, di esaminare la possibilità di un provvedimento legislativo che equipari la nostra normativa a quella Europea. Si chiede che venga introdotta la “soglia dei valori”. In altre parole, prevedere un valore al di sotto del quale il bene abbia libera circolazione.