Testare la capacità di risposta dell’ospedale di Bazzano ad una maxiemergenza che comporti l’arrivo di un elevato flusso di pazienti. Questo lo scopo della simulazione che avrà luogo venerdì 27 marzo all’ospedale di Bazzano, a partire dalle 14.

La simulazione non comporterà alcuna riduzione dell’attività ordinaria dell’ospedale, e coinvolgerà 30 operatori tra medici, infermieri e personale di assistenza. Parteciperanno le associazioni di volontariato delle pubbliche assistenze di Castello di Serravalle, di Lavino di Mezzo e della Croce Rossa italiana che si presteranno, tra l’altro, ad interpretare il ruolo dei circa 25 feriti. A supporto della simulazione anche i nuclei operativi dei Carabinieri e della Polizia Municipale di Bazzano.

Il Piano di Emergenza Interno per Massiccio Afflusso di Feriti (PEIMAF) dell’Azienda Usl di Bologna prevede che in caso di maxiemergenze i feriti vengano indirizzati prevalentemente all’Ospedale Maggiore di Bologna, sede di Trauma Center. Tuttavia esistono concrete possibilità che anche gli ospedali periferici possano essere coinvolti nella gestione complessiva dell’evento. Il PEIMAF aziendale prevede che l’ospedale di Bazzano funga da “ospedale di triage” e cioè: ospedale che, per sua connotazione strutturale si trovi nell’impossibilità di garantire la completezza del percorso clinico previsto per i pazienti che vi affluiscono, ma in grado di contribuire alla gestione della maxiemergenza, svolgendo compiti di stabilizzazione primaria dei pazienti, loro rivalutazione clinica e trasferimento verso altre sedi di cura.