I genitori sono avvertiti: con l’arrivo dell’ora legale dovranno fare i conti non solo con un’ora di sonno in meno, ma anche con sonnolenza, malumori, e irritabilita’ che insidieranno 250 mila bambini italiani. Colpa delle lancette dell’orologio, che questa notte sono state spostate in avanti di un’ora: alle 2 è scattata infatti l’ora legale, che restera’ in vigore per sette mesi, fino alla notte tra il 24 e il 25 ottobre.

Una piccola novita’ che rischia di turbare il riposo soprattutto dei piu’ piccini. Infatti per i bimbi – “abitudinari come nessuno” – il nuovo orario “avra’ l’effetto di un viaggio da Milano a Londra, con tutti i disturbi legati al jet lag”, ricorda il pediatra Italo Farnetani, docente all’universita’ di Milano Bicocca. Quest’anno, poi, a complicare le cose c’e’ anche l’annunciato weekend di maltempo. ”Le giornate piovose – dice il pediatra – costringeranno molti bambini a casa. Risultato? A fine giornata i piccoli saranno irritati e faranno piu’ fatica ad addormentarsi in un orario che non e’ il loro”. Meglio premunirsi, consiglia l’esperto, “e portare i piccoli all’aria aperta anche se non c’e’ il sole, nelle ore in cui non piove. Fuori, infatti, fanno esercizio fisico, si distraggono, si stancano. E il sonno arriva piu’ facilmente”. Oppure si puo’ programmare un pomeriggio in casa con gli amici: il gioco in gruppo avra’ lo stesso effetto. “I nuovi orari – spiega il medico all’Adnkronos Salute – espongono i piccoli, ma anche un 3% di adulti, al rischio di insonnia notturna e sonnolenza di giorno”. Contro l’effetto ora legale l’errore piu’ diffuso fra le mamme e i papa’ e’ quello di far finta di niente, mandando i bimbi a letto come al solito. Secondo l’esperto, invece, il segreto per fronteggiare al meglio insonnia e disturbi da ‘jet lag’ e’ quello di preparare il piccolo per gradi, armati di una sorta di tabella di recupero. “Il bambino deve riadattare il suo ritmo circadiano al nuovo orario – spiega l’esperto – altrimenti fatichera’ ad addormentarsi e si svegliera’ sempre un’ora prima rispetto al resto della famiglia”. Cosi’, se un bambino e’ abituato ad andare a letto alle 21, “e’ sbagliatissimo metterlo a dormire alle 20 con l’ora legale “, assicura Farnetani. “L’orologio biologico – spiega – finira’ per essere ulteriormente sfasato, perche’ ci sara’ troppa luce e mancheranno le condizioni che il bambino solitamente associa all’ora di andare a nanna”. Il trucco, invece, consiste nel mandare il piccolo a letto addirittura un’ora dopo. “Domenica – puntualizza Farnetani tracciando la tabella di marcia per recuperare il sonno perduto – lo manderemo a dormire alle 22. Ma a partire dal giorno dopo e per tre sere successive, scaleremo di volta in volta 20 minuti dall’orario in cui il piccolo va a letto”.Inoltre durante la settimana gli impegni a scuola o all’asilo contribuiranno a farlo arrivare alla sera stanco e pronto a riposare. Cosi’ mercoledi’ tornera’ a riaddormentarsi alle 21 “come se nulla fosse accaduto, evitando cioe’ che l’ora legale ne scombussoli troppo il riposo”, conclude il pediatra.

Fonte: Adnkronos