Domani, giovedì 16 aprile, dalle ore 14.30, presso l’Auditorium “Giorgio Fini” di Confindustria un convegno promosso dagli Ordini degli Ingegneri di Modena, Parma e Reggio Emilia farà il punto sul progetto del nuovo scalo di smistamento di Marzaglia, che consentirà di snellire la viabilità ed il trasporto su gomma e razionalizzare quello delle merci.

In Italia, il 90% del trasporto di merci e persone avviene su gomma. In Francia, questa percentuale scende all’80%, in Germania al 65%. Questo accade a causa di una decennale immobilità del sistema ferroviario italiano e per la mancanza di infrastrutture collegate al trasporto su rotaia. Per superare e ridurre la dipendenza dal petrolio e per snellire, in particolare, la presenza di mezzi pesanti sulle principali arterie nazionali, il sistema ferroviario italiano è oggi in fase di rilancio e trasformazione. A livello locale, lo scalo merci di Marzaglia andrà a ricoprire un ruolo particolarmente strategico per i futuri assetti viari ed infrastrutturali della cosiddetta “Area Vasta” (costituita di fatto dalle province di Modena, Reggio Emilia e Parma) oltre ad essere uno degli elementi necessari al potenziamento ed alla riqualificazione dei corridoi multimodali e delle connessioni di interscambio tra mezzi di trasporto differenti (rotaia, gomme, interporto merci) che si trovano nell’ambito del “nodo” di Modena Ovest-Rubiera.

Il punto sullo stato di realizzazione di questa fondamentale infrastruttura sarà fatto giovedì 16 aprile presso l’auditorium “Giorgio Fini” di Confindustria Modena nel corso del convegno “Lo scalo merci di Marzaglia: dal progetto alla gestione – Esperienze a confronto” promosso dagli Ordini degli Ingegneri di Modena, Reggio Emilia e Parma.

Il convegno, al quale parteciperanno esperti di mobilità, infrastrutture, rappresentanti delle imprese e delle istituzioni delle tre province coinvolte, ha come obiettivo la messa a fuoco delle problematiche relative al trasporto merci e si terrà in un’ottica di continuità con un precedente seminario, svoltosi a Reggio Emilia nel settembre 2008 sul tema della mobilità stradale nell’Area Vasta. Si tratta, quest’ultimo, di un concetto geograficamente astratto, che si traduce, però, in concreto, in uno dei più importanti poli produttivi ed industriali d’Italia e d’Europa. Il territorio è quello delle province di Modena, Reggio Emilia e Parma, con gli importanti poli produttivi rappresentati da Carpi e Sassuolo oltre a quelli agro-alimentari di Reggio Emilia e Parma e la meccanica di Modena. Le persone coinvolte negli spostamenti tra una città è l’altra sono quasi due milioni. Per questo, la pianificazione, prodotta in sinergia da Comuni, Province e Regione deve partire dalle esigenze concrete di mobilità per sviluppare, successivamente, l’integrazione tra i vari sistemi, i cittadini, i servizi, le reti di connessione, la logistica, le comunicazioni e le modalità di trasporto sostenibili.

In questo panorama, lo scalo merci di Marzaglia viene ad assumere una posizione particolarmente strategica. “Lo scalo merci – sottolinea l’Ing. Elisa Abati, coordinatrice per l’Ordine degli Ingegneri di Modena del gruppo di lavoro sull’Area Vasta – è una delle opere collaterali del progetto Alta Velocità, che le Ferrovie dello Stato stanno realizzando. Tuttavia, sebbene molto sia stato fatto, molto resta ancora da fare, poiché il sistema infrastrutturale è stato concepito 15 anni fa – quando furono sottoscritti gli Accordi per l’Alta Velocità tra le FS e le istituzioni locali- ed è ancora lontano dall’essere completamente realizzato.

Marzaglia stessa, ad esempio, si trova a metà strada tra il distretto di Campogalliano, quello di Sassuolo e Rubiera che, ancora oggi, non sono ancora efficientemente collegati tra di loro”; l’unica realtà, attualmente esistente, per il trasporto delle merci è lo scalo di Dinazzano utilizzato prevalentemente per le materie prime in arrivo per la produzione della ceramica.
Lo sforzo di lavorare insieme superando i campanilismi è grande e non è semplice, ma la posta in gioco è alta: da sole le tre province – ci ricordano i dati e le ricerche- sono importanti e riconosciute ma non avranno mai il rilievo di area metropolitana di valenza europea, evidente invece nella sua rappresentazione integrata. L’area vasta di Modena-Reggio Emilia–Parma rappresenta un sistema di città e territori che dovranno costituire sempre più una piattaforma logistica europea posizionata tra l’Autostrada A1, l’A22 del Brennero, la Cisa e la fermata Medio Padana dell’Alta Velocità, auspicando sempre più la realizzazione del corridoio Brennero– Tirreno, sia stradale che ferroviario.

Uno degli interventi principali del convegno del 16 aprile sarà quello dell’Ing. Mauro Moretti, Amministratore Delegato delle Ferrovie dello Stato e Presidente del Collegio Ingegneri Ferroviari italiani, che terrà una relazione sul tema “Lo scalo merci di Marzaglia nel sistema Europa” . Il nostro paese infatti (e il territorio modenese in particolare) si qualifica in ambito europeo come un importante asse viario, grazie alla confluenza dell’Autostrada del Brennero con l’Autostrada del Sole ed i mercati nazionali ed internazionali in cui le attività dell’area vasta ne sono protagoniste. Nell’ambito nel potenziamento del trasporto su rotaia, lo scalo merci di Marzaglia verrà ad assumere una rilevanza internazionale nell’ambito delle infrastrutture. Inoltre, le Ferrovie dello Stato hanno istituito nel 2008 una nuova struttura denominata “FS Logistica” che ha già come partner le Poste Italiane e si occupa di gestione del trasporto merci.
Tra gli altri interventi previsti al convegno si sottolineano quelli dell’Arch. Marco Stancari, dirigente della Pianificazione del Comune di Modena, che farà il punto sullo stato di realizzazione dello scalo merci e ne delineerà la strategia all’interno del sistema infrastrutturale locale;quello dell’Arch. Rino Rosini, Direttore Generale dell’Istituto dei Trasporti e della Logistica della Regione Emilia-Romagna, che fornirà dati aggiornati sulla mobilità su ferro e su gomma nella nostra regione. Da segnalare anche la presenza dell’Arch. Sergio Rossato, Amministratore Delegato di Ship Rail Spa, che presenterà il caso di eccellenza rappresentato dal terminal intermodale di Padova già in esercizio da alcuni anni. Le conclusioni del convegno saranno affidate ad Alfredo Peri, Assessore alla Mobilità e Trasporti della Regione Emilia-Romagna.

Data l’importanza del tema, hanno assicurato la loro presenza al convegno anche i principali esponenti del mondo politico, produttivo ed economico locale; saranno infatti presenti: Daniele Sitta, Assessore alla Mobilità e Infrastrutture del Comune di Modena; Paolo Gandolfi, Assessore alla Mobilità e Infrastrutture del Comune di Reggio Emilia; Luigi Tanzi, Assessore alla Viabilità e Trasporti del Comune di Parma; Ugo Danni, Assessore alla Viabilità e Trasporti della Provincia di Parma; Maurizio Maletti, Assessore all’Urbanistica e Territorio della Provincia di Modena; Luciano Gobbi, Assessore alla Mobilità della Provincia di Reggio Emilia; Pietro Ferrari, presidente di Confindustria Modena; Maurizio Torreggiani, presidente Camera di Commercio di Modena; Dino Piacentini, presidente APMI Modena; Roberto Vezzelli, presidente Legacoop Modena; Alfonso Panzani, presidente Confindustria Ceramica; Nerino Gallerani, presidente Agenzia per la Mobilità di Modena; Gilberto Galloni, Amministratore Delegato FS Logistica.