Lo shock è una sindrome dovuta a una diminuzione dell’afflusso di sangue e ossigeno agli organi vitali e ai tessuti periferici con gravi conseguenze che si traducono in insufficienze d’organo (ad esempio, renale e respiratoria) che possono portare alla morte. A questa sindrome è dedicato il corso “La medicina a 360 gradi ovvero l’emergenza-urgenza. Il puzzle interpretativo dello shock” che si tiene a Modena, il 16 e il 17 aprile (dalle 9.00 alle 18.00), presso la Camera di Commercio (Via Ganaceto, 134).


L’evento è organizzato dall’unità operativa di Medicina d’Urgenza e Pronto Soccorso del Nuovo Ospedale S. Agostino-Estense di Modena, diretta dal dottor Giovanni Pinelli, che nel 2008 ha assistito circa 300 pazienti colpiti da shock e che in questi ultimi anni ha puntato molto sulla formazione dei professionisti e su un nuovo modello organizzativo per la gestione delle emergenze.
La gestione appropriata in Pronto Soccorso dello shock richiede una grande capacità organizzativa per mettere in atto contemporaneamente un rapido inquadramento diagnostico, un supporto adeguato delle funzioni vitali compromesse e le prime tappe del trattamento specifico.
In un certo senso, questa sindrome può essere considerata una cartina al tornasole dell’efficacia di un Dipartimento di Emergenza Urgenza nel suo complesso. I fattori in gioco per migliorare la sopravvivenza nello shock sono il tempo e l’appropriatezza degli interventi che, in parole povere, significa identificare precocemente, non perdere tempo e fare le cose giuste al paziente giusto.
L’intento del corso, al quale prenderanno parte medici provenienti da tutt’Italia, è fornire una metodologia clinica multidisciplinare che permetta fin dalla “Emergency room” di ottenere il miglior risultato clinico possibile. All’evento interverranno come relatori professionisti di varie discipline, a sottolineare la multidisciplinarietà dell’approccio e la necessità di una perfetta integrazione. Fra i numerosi relatori, Mervin Singer, professore di Medicina Intensiva dell’University College di Londra, uno dei maggiori esperti mondiali di medicina critica ed in particolare della gestione in emergenza dei problemi emodinamici legati allo shock.
Interverrà anche il dottor Osvaldo Chiara, responsabile del Trauma Team dell’Ospedale Niguarda di Milano e fra i maggiori esperti italiani della Chirurgia del Trauma.

La Medicina d’Urgenza del Nuovo S. Agostino-Estense di Modena
L’unità operativa di Medicina d’Urgenza del Nuovo Ospedale S. Agostino-Estense di Modena è strutturata in tre settori operativi: Pronto Soccorso ed Osservazione Breve Intensiva, Terapia Intensiva Medica e Reparto di degenza ordinaria destinato alla gestione di pazienti a criticità intermedia o post-intensivi.
Complessivamente il Pronto Soccorso, nel 2008, ha assistito 40 mila pazienti dei quali 1.800 sono stati assistiti in Osservazione Breve Intensiva, 200 in terapia intensiva e 900 ricoverati in degenza ordinaria. In questa unità operativa lavorano 23 medici e 64 infermieri.
Una delle eccellenze dell’unità operativa di Medicina d’urgenza dell’Ospedale di Baggiovara è il “Trauma Team”. Si tratta di una squadra di specialisti, sempre pronta ad intervenire, che, grazie ad un rigida procedura codificata, si attiva in tempi rapidissimi per accogliere in modo ottimale il paziente. Un gruppo multidisplinare che coinvolge Pronto Soccorso e Medicina d’Urgenza, Centrale Operativa del 118, Area Trauma della Terapia Intensiva Post Operatoria, Chirurgia Generale, Ortopedia e Traumatologia, Radiologia d’Urgenza, Chirurgia Vascolare e Neurochirurgia, che di volta in volta si compone sulla base delle indicazioni ricevute dai primi soccorritori. Nel 2008 il Trauma Team è stato attivato in 310 occasioni.