Stiamo assistendo ad una campagna elettorale priva di contenuti concreti. Si parla più di gatti e di riaprire Via Cavallotti al traffico che del vero e gravissimo problema del nostro territorio: l’occupazione e proprio in occasione della festa del lavoro vogliamo ricordarlo.

Crediamo che non sia il caso di fare le solite dichiarazioni sul primo maggio ma che sia ora di pensare a cosa fare, in una realtà dove la parte più povera sta soffrendo in maniera eccezionale la crisi dove soprattutto le donne ma tutti i lavoratori in generale non hanno sicurezze, non sanno se sbarcheranno il lunario e se riusciranno a mandare i propri figli a scuola, questo grazie anche al ministro Gelmini.
Nel distretto vi è una massa incredibile di persone forzatamente a casa, per cassa integrazione o mobilità e nessuno si sta preoccupando di questa massa che viene vissuta come un peso quando potrebbe essere una risorsa.

Purtroppo quasi nessuno sta pensando ai lavori socialmente utili, eppure di cose da fare che il bilancio pubblico volente o nolente non può assorbire ce ne sono a palate, senza andare a togliere lavoro a chi è fortunatamente occupato.

Ci chiediamo se tutte quelle manutenzioni, la pulizia del fiume e tutte quelle cose che non si riescono a fare non possano essere realizzate attraverso l’utilizzo dei disoccupati e cassa integrati.
Se per esempio non è possibile organizzare mega orti pubblici, vendere il raccolto al costo e riservarne una parte per la distribuzione a chi ne ha bisogno.
Forse sembrano palliativi ma se non si comincia a muoversi in questo senso rischiamo di aggravare al situazione.
Se poi si preferisce specie in campagna elettorale liquidare la questione con un ottimista “ce la faremo” non ci sembra onesto nei riguardi di chi veramente sta soffrendo la situazione: le donne, i lavoratori, i giovani, i pensionati, i sotto occupati i cassaintegrati e gli studenti.
Chiediamo con forza, cosa peraltro già fatta a più riprese a livello personale, ai candidati sindaci ed al nostro in particolare, Pattuzzi di avanzare proposte in questo senso.
Chiediamo con forza di preparare progetti come quello negli anni ’70 che vide protagonisti i lavoratori cassaintegrati della ceramica Edilcarani nella costruzione di un parco pubblico a Braida.
Buon primo maggio di lotta a tutti.

Partito dei Comunisti Italiani di Sassuolo