In questo periodo di campagna elettorale è normale che il candidato sindaco del centro destra si prodighi in mille dichiarazioni. Prima si lamenta per una festa di San Giorgio, particolarmente spenta, così almeno pensa lui e promette che sarà l’ultima sotto tono se sarà eletto sindaco di Sassuolo, poi se la prende col programma del pd… infine manifesta grande nostalgia per la Sassuolo degli anni 80, delle discoteche aperte e delle birrerie popolate di giovani sempre ubriachi di felicità.

Beato Caselli spensierato e occupato che può dimenticarsi delle difficoltà che stanno attraversando tante famiglie di Sassuolo in questo periodo di crisi.
Invece ci sono giovani che hanno figli, che hanno bisogno di servizi pubblici, che si scontrano con un mondo del lavoro sempre più frammentato e instabile che hanno più bisogno di dare un senso di speranza alle loro vite piuttosto che divertirsi.
Caselli ci invita ad affittare il suo programma, ma stridente è il contrasto, non casuale, con quel cartello in mostra sulla sua sede elettorale:
AFFITTASI. Mi chiedo questo affittasi cosa può significare?
Affittasi candidato buono per ogni stagione e per ogni ruolo, affittasi candidato che crede a malapena nel suo essere candidato?
“Affittasi” nel senso della massima disponibilità a dire a ciascuno ciò che vuole sentirsi dire, a prescindere dalla sua fattibilità?
In effetti Caselli continua in queste settimane a ripetere i soliti ritornelli su quello che intenderebbe fare in materia di sicurezza, urbanistica, cultura, senza minimamente curarsi delle risorse e dei passaggi operativi che servono per fare ogni cosa.
Forse “affittasi” programma, visto che al di là delle dichiarazioni roboanti e irrealizzabili non se ne vede ancora uno concreto tangibile che dica veramente le cose come stanno! Caselli aveva promesso di girare per Sassuolo con il “taccuino delle idee”: forse gira nei momenti in cui non lo vediamo.Di certo il taccuino delle idee sarà già pieno di suggerimenti; se invece, come penso, il taccuino dovesse essere vuoto c’è il lavoro svolto da questa amministrazione: da lì, dalla montagna di cose fatte può trarre spunto liberamente per trovare un programma serio.
Più probabilmente “affittasi” è un modo con cui il candidato sindaco si “offre” a una coalizione di centro-destra che lo accetta ma più esattamente lo sopporta. Con un futuro assessore alla sicurezza che voleva essere sindaco, ma che ripiegherà sul “giubbotto anti-proiettile”, per il diktat arrivato dalla disciplina di partito che a parole la destra tanto rifugge.
Quale che sia il significato del cartello “Affittasi” in calce a quello del candidato sindaco, speriamo che qualcuno raccolga l’appello e dia un ruolo chiaro per il futuro al candidato sindaco Luca Caselli.
A Sassuolo non serve un candidato in affitto, ma un sindaco capace di guidarla in modo serio, competente e capace di rappresentare tutti i Sassolesi.

Sandro Morini