Ho il piacere di presentare alla stampa il nostro candidato alle elezioni europee Alessandro Borghetti, con i suoi 25 anni il più giovane dei candidati Italiani, interprete della volontà del nostro partito di portare al Parlamento Europeo le istanze giovanili.

E’ un’occasione per individuare problematiche comuni, per ricercare soluzioni condivise, e per inserire nel contesto Europeo nuove energie capaci di rivitalizzare la politica del nostro Paese.



Il programma dell’ IdV concordato con il candidato sindaco di Sassuolo Graziano Pattuzzi verte pragmaticamente sulla ricerca di soluzioni ai problemi generati dalla crisi finanziaria e presta particolare attenzione alla disoccupazione giovanile.

Poche cifre per illustrare il problema: gli avviamenti al mercato del lavoro nella provincia di Modena registrano già nel 2008 rispetto all’anno precedente una significativa variazione negativa del 14% nelle fasce d’età dai 16 ai 24 anni, del 12% dai 25 ai 29 anni e dell’ 11% dai 30 ai 34 anni. Quanto alla cessazione dell’attività lavorativa, i settori più colpiti sono quello ceramico (-31,9%), fabbricazione di macchinari (-32,9%), industria manifatturiera (-44,3%), commercio (-20,2%).
Ancora più significativo è il calo del monte-ore salari che, nel febbraio 2009, fa registrare rispetto all’anno precedente un calo prossimo al 40%. Sono cifre impressionanti che danno una misura concreta della gravità della crisi.


Il disagio sociale che ne deriva interessa tutti gli strati della nostra comunità, ma diventa insostenibile per un numero crescente di famiglie monoreddito e per i giovani che ancora una volta vedranno ridursi le possibilità di autonomia e dovranno ricorrere al sostegno delle proprie famiglie, già pesantemente gravate.

In un quadro di questo tipo l’amministrazione comunale ha l’obbligo di intervenire a sostegno delle persone più esposte.


I cosiddetti ammortizzatori sociali (integrazione ordinaria, straordinaria, ect.) manifestano uno sbilanciamento tra categorie di lavoratori più protetti e lavoratori, o aspiranti tali, quali i giovani in cerca di occupazione o assunti con contratti non cautelativi: una vera guerra tra disagiati!



L’impegno dell’amministazione comunale, oltre all’erogazione di sussidi inevitabilmente temporanei data la esauribilità delle risorse, consiste nel preservare le potenzialità di ripresa delle aziende, sostenendone le necessità finaziarie con pressioni persuasive sugli Istituti di credito, scoraggiando i licenziamenti e promuovendo la riqualificazione professionale del personale approntando specifici corsi orientati alla evoluzione tecnologica delle attività produttive che prevedano compatibilità ambientale e lo sfruttamento di fonti energetiche alternative compatibili e rinnovabili (fotovoltaico, geotermico, eolico ect.).
Di pari passo dovranno essere istituiti percorsi di istruzione post-scolastica facendo ricorso ad appositi finanziamenti comunitari.



Quanto alla partecipazione giovanile alle attività “decisionali istituzionali” questa, per essere efficace, dovrà avere carattere volontario e risultare del tutto indipendente dall’influenza partitica.
Dovrà prevedere centri di aggregazione gestiti autonomamente secondo un modello di “forum” giovanile inteso come indicatore dei bisogni e delle criticità individuati dai giovani stessi.
A tal fine risulta indispensabile il contributo delle famiglie, del contesto produttivo della società sassolese e l’integrazione di quanti, extra comunitari o comunitari di recente acquisizione, riconoscano e rispettino le specificità delle tradizioni della nostra comunità aperta a chiunque intenda viaggiare sui binari della legalità.



Consideriamo il ruolo del volontariato una formidabile opportunità di aggregazione e libertà concettuale destinato a produrre accrescimento e responsabilizzazione sociale.



Ci adopereremo per fornire spazi nel contesto della nostra cittadina che siano occasione di libero incontro e che abbiano per principio la tolleranza e il dialogo. Inviteremo a concorrere volontariamente al sostegno di tali centri aggregativi: famiglie, istituti, aziende, evitando in tal modo di gravare sulla cittadinanza con balzelli non sopportabili.
L’amministrazione comunale sarà inserita in tale contesto proponendo e promuovendo una sorta di rinascita culturale che recuperi il patrimonio delle tradizioni locali coniugandole con il rispetto di chi arricchisce la nostra società con le proprie, ancorché differenti.
La cultura, fortunatamente, è l’unico patrimonio non degradabile.



Il Responsabile cittadino dell’ Italia dei Valori – Dott. Sergio Basile