In relazione alle notizie di stampa apparse in questi giorni in merito alla gestione dell’accordo raggiunto in Iris Ceramica Spa, Manuela Gozzi, segretario generale sindacato ceramisti Filcem/Cgil Modena precisa quanto segue.


E‘ necessario ricordare che la vertenza Iris è stata una vertenza di grande complessità che si era aperta con la messa in liquidazione della società.
Con grande difficoltà e grazie alla determinazione dei lavoratori e delle lavoratrici, delle RSU, delle Organizzazioni Sindacali Territoriali e Regionali, si è sviluppata una difficile trattativa che, con il contributo di tutte le parti sociali e le Istituzioni in particolare dell’assessore regionale alle Attività Produttive, si è raggiunto il 27 febbraio scorso un accordo utile al ritiro della messa in liquidazione della società e ad evitare di conseguenza 750 licenziamenti.
L’accordo raggiunto è stato sottoposto al voto di tutti i lavoratori Iris ottenendo l’approvazione a stragrande maggioranza con soli 8 astenuti e 2
contrari.
Dopo l’approvazione democratica da parte dei lavoratori si è aperta la fase di gestione dell’accordo che risulta oggi essere la parte più complessa e che impegna periodicamente – direi quasi quotidianamente – Rappresentanze
sindacali unitarie, Organizzazioni sindacali territorialmente competenti e la Direzione aziendale.
Come in ogni accordo complesso le fasi di difficoltà sono quotidiane.
Questo non fa venir meno l’impegno del Sindacato per tutelare pienamente tutte le maestranze sia collettivamente che individualmente, tanto che per quanto riguarda la parte relativa all’accordo sulle garanzie occupazionali oggi gli stabilimenti vedono oltre 500 addetti occupati.
Per la parte, invece, relativa alla mancata rotazione della Cigs fra i lavoratori fungibili, vi sono alcune vertenze aperte che tutt’ora sono
gestite e tutelate individualmente da parte delle Organizzazioni Sindacali.
E’ indubbio che questa fase necessita di un incontro urgente con la direzione aziendale, già sollecitato dalle Organizzazioni Sindacali, per
risolvere i problemi aperti – come la rotazione della Cigs – e continuare nella gestione dell’accordo con particolare attenzione alla realizzazione del piano industriale in esso previsto.