distributore_benzinaVentiquattro ore di sciopero su tutto il territorio nazionale, impianti chiusi nelle città e nelle autostrade: a partire dalle 19.30 di domani fino a giovedì 9 luglio i distributori di benzina resteranno chiusi per protestare contro Governo e compagnie petrolifere. Costretti ancora una volta a ricorrere allo sciopero per far sentire la propria voce, difendendo i diritti di una categoria di lavoratori ma soprattutto la dignità di un mestiere in cui ci si pone al servizio dei cittadini: con questo spirito anche i benzinai aderenti a FAIB-Confesercenti della provincia di Modena aderiranno allo sciopero nazionale.

“Ci vediamo costretti a tornare in piazza –osserva Franco Giberti, presidente provinciale FAIB-Confesercenti- le compagnie petrolifere portano indietro la categoria e Il provvedimento che è stato presentato al Governo, fermo ormai da tempo, contiene molti aspetti per noi fondamentali. Il riconoscimento come lavoro usurante, ampliare le licenze in modo da consentire di avviare attività collaterali all’interno degli impianti per aumentare le entrare del gestore sono alcune importanti innovazioni che giovano sia alla categoria che ai consumatori.”

Alle compagnie petrolifere FAIB-Confesercenti lamenta il continuo aumento dei costi di gestione che gravano sui benzinai, al quale non corrisponde un adeguamento dei margini di guadagno, e l’opposizione alla diffusione delle “pompe bianche” che faciliterebbe la concorrenza: senza contare che il reddito del gestore viene continuamente eroso da sconti, promozioni, carte aziendali e l’imposizione di condizioni e canoni fuori mercato sul non-oil. Critiche anche al Governo e al ministro Scajola, che continuano a rimandare una riforma delle regole del settore oggi quanto mai necessaria, e ai quali si chiede tra l’altro di avviare e sostenere un concreto ammodernamento della rete distributiva nazionale e di inserire la categoria tra i lavori usuranti.