nuovagiuntasassuoloArchiviate le prime dichiarazioni di reciproco rispetto da parte di maggioranza ed opposizione la prima seduta del consiglio comunale della nuova legislatura è stata un susseguirsi di botta e risposta al vetriolo accompagnati da un vero e proprio tifo da stadio da parte del folto pubblico, stipato anche fuori dall’aula davanti agli schermi tv.

Dopo un’introduzione affidata all’ex vicesindaco, ora consigliere comunale del Pd, Susanna Bonettini, sono stati nominati gli scrutatori per le elezioni del presidente del consiglio comunale: Dario Venturelli, Francesca Gottardi e Maria Savigni.

Successivamente è stata data lettura dei nomi dei consiglieri eletti, 30 in totale.

Per il Pdl: Tonelli Adriana, Massimo Benedetti, Francesco Rubino, Ugo Liberi, Biagio Antonio Santomauro, Gino Venturelli, Francesco Battani, Claudio Corrado, Francesca Buffagni, Camilla Nizzoli, Roberta Costi. Per la Lega nord: Stefano Bargi, Lorenzo Lorenzi, Francesca Gottardi, Andrea Gandini, Mauro Guandalini. Nella lista Per Sassuolo Anselmi Anna Maria.

All’opposizione nel Pd: Graziano Pattuzzi, Susanna Bonettini, Giuseppe Megale, Carla Ghirardini, Giulia Pigoni, Andrea Lombardi, Antonio Caselli, Davide Ricci, Pistoni Sonia, Sandro Morini, Maria Savigni. Nella lista Per Pattuzzi eletta Cervarizzo Franca.

Il sindaco ha poi prestato il veloce giuramento di osservanza leale della Costituzione a cui è seguito un applauso scrosciante di un paio di minuti. Successivamente è stato eletto presidente del consiglio comunale Francesco Rubino che ha ricevuto 19 voti, quelli della maggioranza, e 12 schede bianche. Vicepresidenti sono state nominate Giulia Pigoni e Francesca Buffagni. Nomine contestate da Graziano Pattuzzi che si sarebbe aspettato la candidatura di una donna: “avevamo fatto sapere che l’avremmo votata anche noi”. Immediata la replica del sindaco Caselli: “ci sono due vicepresidenti donne e quindi la parità è garantita. C’è però un dato importante nell’elezione di Rubino: il fatto che è un rappresentante comunità lucana. Visto che diverse migliaia di lucani che hanno contribuito alla crescita del nostro paese, credo fosse doveroso”.

Il sindaco ha poi preso la parola per presentare la propria squadra: “chiedo scusa ai consiglieri se arrivo con una giunta già presentata, la correttezza avrebbe voluto che lo facessi oggi ma l’ho fatto prima per un motivo pratico. Giravano già troppe voci in città e in troppi articoli di stampa si faceva il toto-assessore. C’era la necessità di avere una giunta in tempi rapidi per poter intervenire subito”. Il sindaco Caselli ha poi affrontato le polemiche degli ultimi giorni: “credo spetti all’opposizione criticare la maggioranza, ogni critica che non superi il buongusto e la legittimità è lecita. Dai banchi dell’opposizione tante volte ho criticato per criticare e non lo stigmatizzerò, credo però che dire che nella mia giunta ci sono conflitti d’interesse è grave, chi l’ha detto dovrebbe dire chi ne ha e perché. Se ci sono motivi di incompatibilità per questi assessori me ne assumo la piena responsabilità. Ho scelto persone che ritengo possano ricoprire al meglio quel ruolo in questo momento politico. Nella composizione ho ovviamente tenuto conto degli equilibri di maggioranza, ma questa è una cosa ovvia e scontata. Io ho comunque scelto i miei assessori convintamente e sono fiero di loro”.

La prima polemica è stata sollevata dalla Bonettini del Pd che citando il nuovo statuto votato nella scorsa legislatura ha rilevato come la giunta Caselli non rispetti l’attribuzione della metà degli assessorati a donne e neppure la quota minima di un terzo. “Dal punto di vista formale potrei dirti che arrotondando per difetto ci siamo – ha detto Caselli – ma sarebbe come prenderti in giro. grande Nel fare la giunta oltre agli equilibri si deve tenere conto attitudini delle persone e non è facile. Ti garantisco che in futuro avremo altre donne, perché non è detto che questa giunta sia definitiva, potremo anche portare gli assessori a 9, perché non credo siano gli assessori a determinare la spesa politica ma sono le scelte fatte dalle persone a farlo. Del resto all’inizio anche al giunta Pattuzzi era composta da 8 assessori”.

Un punto contestato anche da Sandro Morini del PD secondo cui non si tratta di una questione politica ma formale: “noi abbiamo uno statuto che prevede all’articolo 24 comma 2 che si deve tendere al 50% della rappresentanza femminile o il 30%. Per questo chiedo una interpretazione autentica dell’articolo”.

Sono poi seguiti gli interventi di Ugo Libero del PDl e Giuseppe Megale del PD, ma a mettere la parola fine è stato il sindaco Caselli: “io sono certo che la giunta non violi lo statuto, se Morini non ne è certo può fare ricorso al Tar entro 60 giorni. Però io mi chiedo sarebbe costruttivo per la città? Io mi assumo la responsabilità della giunta, voi assumetevi l’onere di una scelta di quel tipo”.

Caselli ha poi presentato le linee del proprio mandato: “non è un documento lungo, è il nostro programma con cui abbiamo vinto le elezioni. Era giusto che le linee fossero quelle premiate dai sassolesi con il voto amministrativo”: E’ poi seguita una sommaria trattazione per temi partendo dalla sicurezza: “è un problema che il sindaco Pattuzzi ha iniziato ad affrontare e con onestà di questo lo ringrazio. Noi vogliamo aumentare il controllo del territorio, usare il pacchetto sicurezza per fare ordinanze contro il degrado e utilizzare la Polizia Municipale come polizia locale, per farlo però si dovrà lavorare sul personale. Dovremo censire i negozi etnici e se non sono in regola dovranno essere chiusi. I numerosi parchi saranno controllati perché i bambini passando giocarci in sicurezza e siamo fieri di dire che in questi giorni la Municipale è stata soprattutto utilizzata per controlli in centro storico e per il controllo dei parchi. Le due moschee sul territorio saranno chiuse, come promesso in campagna elettorale. Aggiungo però che non basta reprimere e controllare: dobbiamo fare in modo che i sassolesi si riapproprino del territorio e devo dire che elezioni a questo sono servite, si è infatti ricreata l’abitudine di uscire la sera. Ne approfitto per invitare i miei concittadini a continuare ad uscire, a non avere paura, se siamo in giro noi non ci sono i balordi”.

Il secondo punto è quello della crisi economica: “a settembre saremo nell’occhio del ciclone da perché la crisi morderà più forte e molti ammortizzatori cesseranno. Ci sono già persone che risiedono qui da anni e rischiano il lavoro e la casa. Serve un’azione immediata, possibilmente concertata con gli altri comuni del distretto ma se non sarà possibile Sassuolo dovrà muoversi da sola e in fretta: dovremo raccogliere risorse, incentivare le imprese e soprattutto aiutare le famiglie. Modificheremo i bandi per gli alloggi Erp per avere criterio un criterio in più, quello della cittadinanza italiana e della residenza sul territorio da molti anni: stiamo pensando di inserire residenza territorio da 5 anni, se necessario da 10. Perché crediamo che se uno è qui da 10 anni ha dato molto al territorio e quando chiede deve ottenere”.

Per il commercio Caselli ha annunciato “scelte importanti: la prima è avere la possibilità di fare incontri con gli autori in piazza piccola, come anche altri incontri delle fiere di ottobre. Penso che piazza piccola debba essere il cuore città”. Per la cultura si sta lavorando ad una stretta collaborazione con Roma e alla valorizzazione delle eccellenze, come il Palazzo Ducale e le terme della Salvarola”.

“Stiamo guardando i bilanci e dovremo fare molti tagli perché in passato è stato speso troppo. Stiamo vendendo diverse auto: un comune come Sassuolo non può avere 70 auto. Stiamo anche tagliando le spese di rappresentanza. Completeremo i progetti avanzati dalla passata amministrazione ma per quanto riguarda il parcheggio di Piazza libertà non crediamo vada fatto li”. Risparmi che potrebbero arrivare anche da un ripensamento del progetto del tecnopolo: “risparmiare 3 milioni di euro è un’opportunità. Risparmiare e tagliare sono la priorità. Sassuolo è un semplice comune e deve tornare alla normalità. C’è molto da fare e la giunta precedente ci ha lasciato sul tavolo tante scadenze urgenti, come il Carani, ma faremo tutto velocemente e nel migliore dei modi, senza sbattere al porta in faccia alle proposte dell’opposizione.

La seduta è poi proseguita con un acceso dibattito che ha visto contrapposti maggioranza e opposizione.