universitamodenaIl Sole 24 Ore colloca l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia al secondo posto dell’eccellenza accademica tra gli Atenei pubblici, con uno scarto di pochi punti dal Politecnico di Milano, confermandola nell’eccellenza assoluta nazionale per la qualità della didattica, della ricerca e dei servizi, nonché per il profitto degli studenti ed il livello di occupabilità dei medesimi.

Questo è il risultato dell’indagine annuale che il quotidiano conduce sulla qualità universitaria, redatta sulla base dei dati 2007-2008 del Comitato Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario – CONVSU.

“Anche senza voler enfatizzare questo risultato, che certamente ci lusinga, – afferma il Rettore dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia prof. Aldo Tomasi – credo vada sottolineato il fatto che ormai stabilmente, comunque si compilino queste classifiche e qualsiasi parametro venga adottato, il nostro Ateneo esce sempre brillantemente in queste graduatorie. Questa autorevole classifica premia l’attenzione degli organi accademici a fare della nostra università un Ateneo in grado di confrontarsi a testa alta con i migliori istituti europei ed internazionali. Il dato che più mi lusinga è vedere che, in termini di produttività, i nostri iscritti raggiungono la performance migliore, dato che evidenzia che gli sforzi fatti in passato, e rafforzati attraverso le scelte compiute in questo anno in termini di riorganizzazione della didattica, rimodulata secondo i dettami del D.M. 270/2004, ne escono premiati. Questo risultato ci fa doppiamente piacere, anche se, come affermiamo da tempo, restiamo penalizzati da una politica della distribuzione delle risorse assegnate alla Università che non tiene in alcun modo conto del merito, dei risultati raggiunti e non premia la qualità. E noi siamo oltremodo penalizzati rispetto a quello che diamo”.

Per ricavare la propria pagella il Sole 24 Ore ha impiegato dieci indicatori di qualità, che consentono di descrivere e cogliere tutti gli aspetti principali della vita universitaria, dalla forza di attrazione nei confronti degli studenti migliori alla consistenza del corpo docente.

E’un modo rigoroso, quello applicato dal quotidiano, per agevolare i giovani studenti nelle loro scelte e, soprattutto, le matricole che si apprestano a fare il loro ingresso nel sistema universitario. Il Sole 24 ore, dunque, per sciogliere le ultime riserve degli studenti, e compiere una scelta meditata, propone una sua lettura dell’eccellenza che guarda verso l’efficienza ed il contesto didattico nel quale si svilupperà il percorso delle future matricole.

Sono 10 i parametri considerati dal Sole 24 Ore: 1) percentuale di matricole con alto voto alla maturità; 2) percentuale immatricolati da fuori regione; 3) percentuale mancate iscrizioni al secondo anno; 4) percentuale di iscritti che ottengono crediti in un anno; 5) percentuale di laureati in corso; 6) rapporto tra studenti in corso e docenti di ruolo ( calcolando 1 gli ordinari, 0,7 gli associati e 0,5 i ricercatori e correggendo il peso degli immatricolati in base alla dispersione attesa; 7) dati Istat riferiti ai laureati 2004; 8) percentuale dei docenti di ruolo che hanno ottenuto un giudizio positivo su Prin di Ateneo; 9) disponibilità economica per la ricerca scientifica per ogni docente di ruolo; 10) percentuale di entrate per la ricerca provenienti da enti esterni.

Per ognuno dei dieci indicatori viene stilata una classifica e combinando i vari punteggi parziali l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia viene ad assommare un punteggio di 768 punti, che le vale il secondo posto assoluto tra gli Atenei pubblici, dietro al Politecnico di Milano, primo con 788 punti ed un primo posto a livello emiliano romagnolo.

Graduatoria generale:

In ordine:    Ateneo – punteggio  – ranking 2008

1   – Politecnico di Milano  788   1

2   – Modena e Reggio Emilia  768  3

3   – Trieste  756   2

4   – Torino Politecnico  749   6

5   – Pavia  707   4

6   – Ferrara  705   7

11  – Parma  653   14

20 – Bologna  575   27

 Analizzando nel dettaglio il risultato trovano pienamente conferma le affermazioni del Rettore. Gli iscritti modenesi-reggiani sono quelli più attivi, ovvero il loro Ateneo ha una minor percentuale di studenti che non hanno sostenuto esami, e quelli che si laureano più massicciamente in corso (quarta performance assoluta tra le università statali), anche perché vi arrivano una buona percentuale di studenti con alti voti di maturità (quattordicesima migliore performance assoluta tra i pubblici), è piuttosto equilibrato il rapporto tra studenti in corso e docenti di ruolo ( undicesima posizione) ed è contenuto il numero di coloro che non rinnovano l’iscrizione al secondo anno (nona performance assoluta).