caldo-fontanaIl caldo insisterà ancora. Ma a partire dalla notte di venerdì 31 luglio la “canicola” sarà mitigata dall’arrivo di aria più fresca da nord con temperature che comunque si manterranno sempre intorno ai 30°C. Questa la previsione per il fine settimana dell’Osservatorio Geofisico del Dipartimento di Ingegneria dei Materiali e dell’Ambiente dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, che annuncia una ripresa del caldo a partire da lunedì con la colonnina del mercurio che nei giorni immediatamente successivi potrebbe arrivare a sfiorare ancora i 34-35°C.

Siamo nel pieno del periodo noto per la “canicola” ed il “solleone” e i rilievi dell’Osservatorio Geofisico del Dipartimento di Ingegneria dei Materiali e dell’Ambiente dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia confermano in pieno l’osservanza della tradizione.

Mercoledì 29 luglio la temperatura massima a Modena ha raggiunto i 32°C, mentre oggi giovedì 30 luglio si è avuta una minima di 24.6°C in città e anche in aperta campagna si è faticato a scendere sotto i 20°C, che fa parlare gli esperti di “notte tropicale”.

“Ormai da giorni – osserva Luca Lombroso dell’Osservatorio Geofisico universitario – i termometri sono attestati su valori di 3-4°C oltre media. Per fortuna non si sono ripetute punte di caldo straordinario, e negli ultimi giorni il caldo è risultato abbastanza sopportabile grazie a una lieve ventilazione e alla bassa umidità. Ciò nonostante si contano già trenta giorni oltre i 30°C. Una canicola quindi già più lunga del normale (erano mediamente 27, fino al 2000, i cosiddetti giorni caldi”.

Il curioso nome “canicola”, deriva dal latino canicula (piccolo cane), ed è il periodo in cui la stella più luminosa (Sirio) della costellazione del Cane Maggiore, sorge e tramonta con il Sole, e questo avviene dal 24 luglio al 26 agosto. Molte le tradizioni, ed anche i timori, su questo periodo: dagli antichi egizi, messi in guardia per le piene in questo periodo del Nilo proprio dal “cane vigile” della costellazione del Cane Maggiore alle credenze medievali secondo cui, la “canicola” influenzava la riuscita di alcune ricette e il “surriscaldamento del sangue” che si pensava facilitasse le malattie, in realtà causate dall’aumento delle zanzare malariche.

“Oggi – fa notare Luca Lombroso – più che del surriscaldamento del sangue ci si preoccupa del surriscaldamento globale e, infatti, gli ultimi dati confermano la tendenza nota e preannunciata da tempo: giugno è stato, complessivamente, il secondo più caldo in assoluto per l’intero pianeta secondo i dati della NOAA, mentre, a Modena della serie storica ultrasecolare in nostro possesso, spicca il trimestre maggio-luglio, che risulta il quarto più caldo dall’inizio dei rilievi, con una media di 23.8°C, superato solo nel fatidico 2003, nel 2007 e nel 1945, entrambi con una media trimestrale di 24°C”.

Situazione: il mix fra il classico anticiclone delle Azzorre e quello subtropicale insiste da molti giorni, fortunatamente però fra venerdì e domenica sono attese modeste e provvidenziali infiltrazioni di aria più fresca, con temporali principalmente confinati a nord del Po. La prossima settimana, tuttavia, l’alta pressione riprenderà decisamente vigore con un tentativo di espansione del più caldo e torrido anticiclone africano.

Previsione: gran solleone anche per gran parte della giornata di domani venerdì 31 luglio, con termometri in ulteriore salita fino a 34-35°C, all’apice della sesta ondata di caldo del 2009, anche se difficilmente si supererà il giorno più caldo dell’anno, fermo ai bollenti 36.7°C dello scorso 16 luglio. Venerdì sera risentiremo indirettamente dei temporali in transito sulle Alpi, che non porteranno altri effetti che qualche nube in transito e una moderata ventilazione gradevolmente fresca da nordest, così da mitigare un po’ il caldo. Buon soleggiamento con qualche nube passeggera, un po’ di vento rinfrescante e termometri, comunque, sempre prossimi o moderatamente sopra ai 30°C in pianura sono un mix ideale per il primo fine settimana di agosto.

“Da segnalare – continua Luca Lombroso dell’Osservatorio Geofisico dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia – fra domenica sera e lunedì il passaggio di una lieve saccatura che potrebbe far sconfinare qualche temporale anche a sud del Po o innescarne alcuni sull’Appennino, un fatto comunque breve ed episodico. Infatti subito dopo l’anticiclone estivo riprenderà pieno possesso del Mediterraneo”.

Allungando lo sguardo alla prossima settimana, l’Osservatorio Geofisico universitario di Modena prevede ancora sole e caldo, facendo salire il conteggio del numero di giorni oltre i 30°C e del periodo secco, che – ormai – insistono da quasi un mese, ovvero dallo scorso 9 luglio.

“Presto – conclude Luca Lombroso – per dare un giudizio complessivo sull’estate, ma finora i numeri già la indicano come nettamente più calda della media, anche se molti la percepiscono come normale e a tratti anche fresca. In realtà così non è. Probabilmente ci stiamo adattando al nuovo clima, e questo è positivo: l’adattamento è una delle strategie necessarie per fronteggiare i cambiamenti climatici, ma è indispensabile anche mitigarne la causa, ovvero l’emissione dei gas serra, intensificando per esempio l’uso della bicicletta o le salutari passeggiate.