scuola_materna_asiloNessun contributo a pioggia, interventi mirati a favore delle situazioni più a rischio (ovvero le famiglie con minori a carico), scelte equilibrate e a favore di tutto il sistema di scuole dell’infanzia, siano esse autonome che statali: il Comune svolge di fatto un vero ruolo suppletivo, di sussidiarietà, laddove lo Stato latita. Così l’assessore alle Politiche scolastiche del Comune di Carpi Maria Cleofe Filippi commenta nell’imminenza dell’inizio dell’anno scolastico l’azione dell’amministrazione locale in particolare nel campo delle scuole dell’infanzia.

“Nell’anno scolastico 2007-08 – spiega l’assessore Filippi – abbiamo modificato il sistema di calcolo delle rette e tariffe dei servizi scolastici e delle agevolazioni su base ISEE prefiggendoci diversi obiettivi: quello di uniformare le rette e i servizi su tutto il territorio delle Terre d’argine: di estendere l’area ISEE di accesso alle agevolazioni per sostenere anche le famiglie del ceto medio che con la crisi economico/occupazionale e con l’arrivo dei figli rischiano di vedersi incrinare l’equilibrio economico raggiunto. Abbiamo inteso poi applicare un criterio di equità richiedendo una retta individuale sulla base del reddito ISEE dichiarato. Il tutto dimostrando di praticare effettivamente una politica di sussidiarietà e di libera scelta dei genitori fra scuole statali, comunali e autonome, in quanto le agevolazioni vengono erogate a tutte le famiglie che la richiedono, prescindendo dalla scuola frequentata”.

“Da subito abbiamo verificato l’efficacia delle nostre scelte, in quanto il 60% delle famiglie carpigiane ha pagato nel 2006-2007 una retta inferiore rispetto all’anno precedente. Nel 2009 – continua Filippi – abbiamo deciso di sostenere ulteriormente le famiglie, incalzati dalla crisi economica: pur essendo convinti che il nostro sistema era in grado di adeguarsi ai bisogni delle famiglie seguendone l’andamento del reddito, abbiamo inserito nel ‘pacchetto anticrisi’ approvato la scorsa primavera la possibilità di modificare le tariffe per chi perdeva il lavoro od entrava in cassa integrazione, applicando come riferimento un ISEE presunto adeguato alla nuova condizione lavorativa. Sono solo 17 però le famiglie di Carpi che hanno presentato questa documentazione e che consente una detrazione immediata maggiore (27 in tutta l’Unione). Ciò conferma l’efficacia del sistema nel cogliere le variazioni dei bilanci familiari, rendendo non indispensabili altri interventi straordinari”. L’aumento del numero dei beneficiari è stato superiore nell’ultimo anno, cogliendo le variazioni dei bilanci in molte famiglie. Nel passaggio dal vecchio al nuovo invece, sono aumentati gli importi erogati non però per l’aumentare delle richieste, ma per la maggior cifra individuale erogata.

L’assessore Filippi a supporto delle sue dichiarazioni porta anche qualche dato: nell’anno scolastico 2006-07 per le scuole dell’infanzia autonome sono stati stanziati 30 mila euro circa (48 i bambini richiedenti, il 12% dei frequentanti): in quello appena trascorso sono stati 86, il 20% dei frequentanti, per 52 mila euro di esborso. Se si passa invece a considerare gli alunni di scuole dell’infanzia comunali e statali “assistiti” si nota come questi siano cresciuti da 515 a 546 e poi 646 nel complesso, raggiungendo il 50% del totale degli iscritti. Aumentati di pari passo anche i contributi comunali, da 336 mila a 390 mila euro, per un importo medio sceso però da 653 a 605 euro. In totale (scuole autonome più comunali più statali) l’ente locale ha in tre anni versato alle famiglie oltre un milione e 200 mila euro, per circa 1900 bambini. In particolare la percentuale dei contributi versati alle famiglie dei bambini che frequentano le scuole d’infanzia autonome è aumentata dall’8 al 12%.